Era ancora in servizio, era un galantuomo, era un uomo forte, leale e sempre disponibile. Si accavallano, col passare delle ore i ricordi di cordoglio ed incredulità per la morte prematura del dipendente comunale, “messo galantuomo”, Vito Lapegna.

Una banale caduta avvenuta giovedì scorso, come ci ricorda commosso e affranto Sergio De Feudis, ex assessore e dipendente comunale proprio in quell’ufficio di Ragioneria in cui il caro Vito era tuttora in servizio. Una banale caduta e poi il buio e poi oggi la sua scomparsa che lascia molti increduli e addolorati, fra quanti lo hanno conosciuto ed hanno frequentato Palazzo di Città.

Lo ricorda commosso sui social anche l’ex sindaco Pinuccio Tarantini:
«Una delle persone più sincere, forti, leali e affezionate che abbia conosciuto nella mia vita è il mio amico Vito Lapegna. Ci ha lasciati stamattina. Sono vicino alla sua famiglia, la cosa che più contava nella sua vita. Quando morì mio padre, mi chiese il permesso di lasciare una sciarpa nerazzurra nella sua bara immediatamente prima che la chiudessero. Mai avrei immaginato che un giorno avrei dovuto pensare alla stessa cosa anche per lui».