«La scuola, il luogo in cui si formano i cittadini del futuro, è sempre un argomento che tocca da vicino tutte le famiglie; proprio alcune di queste ultime a Trani si trovano in stato di grande agitazione a causa della riorganizzazione in vista dei circoli didattici sul territorio». I consiglieri comunali e le segreterie politiche di FDI, FI, Lega e Palumbo Sindaco interrogano il Sindaco Amedeo Bottaro sulle motivazioni che hanno portato alla nuova proposta di dimensionamento scolastico in città.

«Una necessità che nasce da due motivazioni: il forte tasso di denatalità in città, che quindi diminuisce gli utenti delle istituzioni scolastiche, e la necessità della Regione Puglia di far quadrare i conti, che ha comportato la previsione della eliminazione per accorpamento di 58 istituti scolastici in tutta la Regione – dice ancora il centrodestra – Nello specifico, la proposta avanzata dalla Regione prevedeva la “Verticalizzazione del 1° Cd “De Amicis” in Istituto comprensivo, mediante l’accorpamento delle classi di scuola secondaria di primo grado “Rocca” attive nel plesso di Via Tasselgardo n. 1; Verticalizzazione del 3° Cd “D’Annunzio” in Istituto Comprensivo, mediante l’accorpamento delle classi di scuola secondaria di primo grado “Bovio-Palumbo” attive nel plesso di Corso Imbriani n. 233».

«Di diverso avviso l’amministrazione comunale che con delibera di giunta a settembre ha invece espresso la volontà di accorpare il 3° C.D. “D’annunzio” con la S.S.1° G. “Rocca Bovio Palumbo” – scrivono dal centrodestra – Sul punto, su cui sono in stato di agitazione molti genitori del plesso “De Amicis“, che hanno anche organizzato una raccolta firme, sono intervenuti i consiglieri del centrodestra, chiedendo chiarimenti su quella che è stata la scelta dell’Amministrazione e quindi su “quali siano le motivazioni che hanno indotto la stessa a disattendere – spiegano dall’opposizione – quanto deliberato dalla Regione Puglia che invece prevedeva la nascita a Trani di due istituti comprensivi”».

«La coalizione di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Movimento Palumbo Sindaco ha inoltre duramente criticato la scelta dell’amministrazione di confrontarsi con tutti i consiglieri comunali tranne che con i 6 eletti in minoranza, rivendicando il ruolo di sindacato ispettivo e controllo riservato ai rappresentanti eletti dai cittadini, ricordando fra l’altro che “lo stesso gruppo consiliare di CON, partito di riferimento dell’Assessore Regionale firmatario della proposta, aveva espresso forti dubbi in merito a quelle che sarebbero poi state le scelte effettive dell’Amministrazione”».

«Chiediamo di conoscere nel dettaglio le ragioni che hanno portato all’adozione di tale delibera – chiosano i consiglieri del centrodestra – per la quale sarebbe stato opportuno un confronto serio e costruttivo con le forze politiche, anche non presenti in Consiglio, nonché con tutti gli stakeholder interessati a tale tipo di statuizione».