Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del consigliere comunale della Lega, Gianni Di Leo:

«Direi che a distanza di quasi un anno dalla aggiudicazione dell’appalto del verde pubblico, a suo tempo oggetto di propaganda quale rimedio a tutti i problemi e alla devastazione incontrollata dei poveri alberi di proprietà pubblica, possiamo tirare delle somme.

Onestamente non credo che siano percepibili grandi miglioramenti, nonostante l’appalto sia più che consistente, perché parliamo di quasi tre milioni di euro per tre anni.

Un milione di euro all’anno mi pare una cifra per la quale dovremmo fare concorrenza a Sanremo.

È per questo motivo che resto basito quando verifico che il neo dirigente dell’area urbanistica ha adottato una determinazione dirigenziale, la n.1620 del 19/10/2023, per approvare una perizia di variante in aumento di soesa per ulteriori 292.000,00 euro circa sempre per il medesimo appalto.

La cosa divertente è che la perizia è basata sulla considerazione che sono intervenute “circostanze non prevedibili in fase di progettazione”.

Ma quali sarebbero queste circostanze imprevedibili?

Dalla determinazione si chiarisce che per quanto attiene il servizio di manutenzione del verde pubblico, i maggiori costi “imprevedibili” sarebbero dovuti a “interventi di sagomatura/potatura di siepi e cespugli, vangatura, scerbatura, pulizia delle formelle, spollonatura degli alberi e trattamenti di prevenzione e controllo degli insetti dannosi per le piante”.

Ma veramente stanno a dire?

A me sembrano interventi di base di un banale appalto di manutenzione del verde! Ma che cosa hanno appaltato  per un milione di euro all’anno ovvero per tre milioni di euro in tre anni?

Altro servizio teso a giustificare l’aumento di spesa sarebbe quello della pulizia dei viali della villa comunale, “per numero di ore e di operai della squadra addetta all’esecuzione di tutte le lavorazioni previste” quali spiazzamento manuale dei viali, svuotamento dei cestini con sostituzione buste, asportazione dei rifiuti nelle aree a verde, pulizia delle fontane, diserbo”.

Che dire.

Dico che spendere altri 292.000,00 euro vuol dire spendere una bella cifra.

Dico anche che spendere 1.292.000,00 euro all’anno dovrebbe garantire una città dal verde pubblico rigoglioso.

Non mi pare sia così.

Non mi pare che questa amministrazione in doppiopetto sia dotata del famoso “pollice verde”, e considerato che in tutti questi anni sta trattando il verde pubblico con i piedi, penso abbia “l’alluce verde”.

Insomma più si va avanti nel tempo e più si va indietro per la qualità di questa città, anche a caro prezzo».