Di Antonio Sasso:

“Così si apre il bel libro di Mauro Cignarelli, il grande medico e accademico tranese, scomparso 5 anni fa e ricordato il 10 settembre scorso a Palazzo S. Giorgio, a Trani, a due passi dalla sua casa natale.

Alla commemorazione, organizzata dalle associazioni tranesi Diabat (diabetici della BAT) e Croce Bianca, sono intervenuti la prof. Olga Lamacchia (direttrice della cattedra di endocrinologia dell’Università di Foggia), il prof. Andrea Lovato (facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari), l’assessore Leo Amoruso e il consigliere Pasquale De Toma (in rappresentanza dell’amministrazione comunale), il dr Angelo Cignarelli (figlio di Mauro ed endocrinologo dell’Università di Bari), il dr Giuseppe Picca (endocrinologo dell’università di Foggia), la d.ssa Savy Di Lernia (presidente di Unesco -Trani), il dr Antonio Sasso (diabetologo dell’ospedale Trani-Bisceglie). Moderatori degli interventi, l’ing. Elio Loiodice, presidente di Croce Bianca, e la sign. Nicla Pasquadibisceglie, presidente di Diabat.

Nel libro (edito dalla casa editrice Landriscina, prima edizione nel 2016, seconda nel 2023) traspare l’amore struggente del suo autore per Trani, la città ove è nato e vissuto tutta la vita.

Attraverso il ricordo dettagliato e brioso di personaggi, cose e avvenimenti egli ricostruisce le esperienze della sua prima giovinezza a cavallo degli anni ’50 e ’60.

A quell’epoca via S. Giorgio gli appariva come un grande palcoscenico di un immenso teatro a cielo aperto.

Anche l’esempio della sua vita è una testimonianza del suo attaccamento alla città.

A dispetto della diaspora di cervelli che caratterizza da generazioni Trani, egli preferì il pendolarismo ferroviario per recarsi al lavoro tutte le mattine a Foggia (fu professore ordinario e direttore della cattedra di endocrinologia) piuttosto che trasferirsi dalla sua città.

Amava gli sport e il mare: celebri le sue lunghe traversate a nuoto tra la Villa Comunale e la penisola di Colonna.

Avrebbe voluto per Trani che fosse più green, più vivibile, più amata e rispettata dai suoi concittadini, spesso ignari della sua storia, cultura, architettura.

“Ero in paradiso, e non lo sapevo”: così conclude il suo racconto. Questa espressione sintetizza la condizione di noi

tutti, cittadini tranesi, incapaci di valorizzare questo lembo di paradiso, in piena decadenza dopo i fasti di un lontano passato. E al tempo stesso è un richiamo forte a fare qualcosa prima che sia troppo tardi.

Mauro Cignarelli, è stato sottolineato al Memorial, è un esempio di cittadino tranese illustre, moderno, cui ispirarsi.

E’ stata così lanciata la proposta di costituzione del Circolo Cignarelli (“1000 e 1 progetti per

Trani”). Non una nuova associazione strutturata, ma una sorta di “ombrello” sotto cui associazioni e singoli cittadini, nel pieno rispetto delle loro specificità, propongono progetti e cooperano insieme per realizzarli. In tal modo è possibile attingere da competenze e professionalità che altrimenti resterebbero relegate nell’ambito delle singole associazioni.

La visione comune è far rivivere ciò che di meglio può vantare la storia della nostra città, con l’intento di consegnarla ai posteri più ecologicamente accettabile, più vivibile e più attrattiva (coltivandone la bellezza architettonica e paesaggistica) dal punto di vista turistico e degli investimenti di capitali, allo scopo di rilanciare l’asfittica economia locale.

Altro obiettivo perseguito sarà cercare da un lato una più organica integrazione con il territorio della BAT dall’altro sintonie\sinergie con i “comuni virtuosi”, che da tempo hanno raggiunto migliori standard di organizzazione e vivibilità.

Una città vive e prospera se è  attrattiva per nuovi residenti e soprattutto se aiuta i propri giovani a costruirsi un futuro in loco. Questo in definitiva l’ambizioso obiettivo finale del Circolo Cignarelli”.