Guardo spesso questo grande terreno dalle parti di via Giachetti. Un’area grande, spaziosa che potrebbe essere rivalutata. Certo, la riqualificazione è un progetto, è messa in conto. È proclamata. E noi ci crediamo, come avevamo creduto alla riqualificazione di piazza Gradenigo, tanto per dirne una. Ma mi chiedo se su questo terreno fosse stato possibile costruire un nuovo vero ospedale.

Se lo avessero davvero voluto lo avrebbero fatto, i nostri politici, invece di leccare a destra e sinistra i politici delle città viciniori che quelli sì, gli ospedali nuovi se li faranno costruire per davvero. Se solo ci si fosse dati da fare per una nuova struttura a Trani, proprio qui in questo terreno, mantenendo l’altra come polo ambulatoriale annessa. Così sarebbe stato degno d’una città come Trani che ogni estate arriva a centomila abitanti. Altro che esultare per le aperture delle strutture altrui, come spesso e volentieri hanno fatto rappresentanti politici tranesi, buoni solo a prendere ordini dai loro capi.

Prendete l’esempio di Canosa: (scusate se divago dal tema centrale) era destinata a chiudere tutta la propria struttura ospedaliera, come Trani. Ma i suoi politici e cittadini si sono uniti e si si sono fatti sentire. Lì l’ospedale esiste ancora e non hanno abbassato la testa o non hanno firmato tutto quello che gli propinavano dall’alto e non si sono messi a scrivere comunicati stampa per rallegrarsi delle strutture ospedaliere altrui.
Altre volte mi chiedo: e se su quel terreno nella foto ci fosse stato il nuovo teatro tranese, con tanto di parcheggio, utilizzabile anche per altre occasioni? Un teatro vero, nuovo, in linea con la tradizione tranese nella musica, nella prosa. Coi soldi del PNNR si potevano sognare progetti del genere? Non lo sappiamo ma continuo a leggere frasi del tipo: “Mentre gli altri parlano, noi facciamo i fatti”. E lì m’incazzo ancor di più.