Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del Movimento Civico per la realizzazione del sottovia veicolare e pedonale di Via Corato a Trani (Alessandro Moscatelli, Vito Piazzolla, Nicoletta Canaletti, Daniele Mastrini, Giuseppe Ardito, Mario Ardito, Carmine Ciraselli):

«Abbiamo partecipato con entusiasmo alle attività del Movimento Civico per la realizzazione del sottovia veicolare e pedonale di Via Corato a Trani e, nel direttivo tenutosi il 27 novembre u.s., abbiamo deliberato di sciogliere il movimento che ha centrato in pieno l’obiettivo che si era prefissato.

Le battaglie civiche condotte, anche al tavolo della Prefettura, per spingere l’attuale governo cittadino a realizzare un progetto già nato nelle precedenti amministrazioni, hanno contribuito ad orientare la soluzione definitiva del Sindaco di sottoscrivere, nel febbraio del 2020, la convenzione con RFI – Rete Ferroviaria Italiana che se ne occuperà materialmente.
Rammentiamo che la scelta di questa amministrazione era quella di (non) portare avanti il progetto per il quale era già pronta la fase di realizzazione dei sottoservizi che il Comune di Trani aveva affidato a due professionisti.

Nel febbraio del 2018, l’attuale Sindaco di Trani, dopo aver annunciato due anni prima che le opere per i sottoservizi stavano per partire, tentò di boicottare questa soluzione proponendo l’alternativa di un cunicolo ciclopedonale in sostituzione del progetto esistente che, perlomeno, prevedeva il passaggio carrabile seppur ad un senso di marcia. Poi tante chiacchiere e soluzioni avveniristiche che spinsero un gruppo di cittadini a dar vita al Movimento Civico che si è opposto decisamente al cunicolo ciclopedonale fino ad arrivare al progetto di cui oggi si discute e che fortunatamente è stato affidato a Rete Ferroviaria Italiana.

Non ci rimane che segnalare l’ultima stortura che questa amministrazione sta ponendo in essere: la omessa realizzazione del prolungamento del sottopasso della stazione ferroviaria inserito in opere più ampie per le quali il Comune di Trani si è candidato ad un finanziamento di cinque milioni di euro, nonostante avesse già a disposizione la somma di un milione e mezzo di euro finanziata dalla Cassa Depositi e Prestiti nel dicembre del 2013. Quest’opera era funzionalmente correlata alla realizzazione del sottovia di Via De Robertis perché avrebbe permesso di offrire un’alternativa ai pedoni per i tempi necessari alla chiusura del passaggio a livello.

Occorrerebbe insistere per stralciare quest’opera dal più ampio progetto in cui è inserita e procedere immediatamente ai lavori ma questa è un’altra storia. Sarà l’amministrazione ad assumersi la responsabilità di questa omissione.

Con senso di autentico disappunto, ormai consapevoli che la politica è tutto fuorché servizio ai cittadini, dopo aver assistito ad una parte politica che remava contro il progetto ed oggi è a favore ed all’altra parte politica che ne era favorevole ed oggi assume il contrario, considerato che ormai tutta la fase progettuale esecutiva è stata affidata a RFI, come da convenzione, siamo arrivati alla determinazione di sciogliere il movimento.

Ringraziamo tutti i cittadini che si sono affacciati al movimento e le autorità che sono intervenute in questi quattro anni di attività. Rimarremo, comunque, vigili e pronti a riprendere il nostro impegno civico nel caso in cui vengano posti in essere atti di boicottaggio verso un’opera essenziale e strategica per l’intera città, perfettibile ma ineludibile».