Non so quale sia il progetto specifico vero, al di là e dietro i proclami di facciata, per quanto riguarda le scelte attuali della politica tranese, dei partiti che governano e delle singole personalità coinvolte nei piani dell’azienda. So soltanto che al momento Amet è sempre proprietaria di quella rete che, come scrissi in un articolo la settimana scorsa, le permetterebbe di cominciare ad allargare il proprio raggio d’azione su telefonia fissa e gas. È un punto che intendiamo approfondire ed un invito che giriamo alle autorità presenti e future, perché Amet non decada definitivamente e non scivoli nell’oblio, dopo aver rappresentato un simbolo storico per Trani. Perché demandare ad un ente terzo la gestione dell’energia elettrica e della pubblica illuminazione? Perché non pensare di “aggredire” il mercato con quelle opzioni legate ad altri settori? Come per le potenzialità turistiche non espresse, anche Amet, se valorizzata, potrebbe, oltre che mantenere alto il blasone della Città, sempre legata alla sua azienda municipalizzata, produrre nuovi posti di lavoro o stabilizzare ulteriormente quelli che attualmente risultano precari.
Una volta tanto si ragioni in termini di ritorno concreto per la Città e non sulla base di strategie politiche avulse dell’interesse diretto dei tranesi.
Ps: il presente appello è ancora più forte per la futura Amministrazione, ammesso che Amet esista ancora…