“Ipnotico”: questo è l’aggettivo che darei allo spettacolo “Piano-Poetry” del 26 agosto presso il Palazzo delle arti Beltrani, avente come protagonisti il celebre cantautore e pianista jazz Sergio Cammariere e il regista e drammaturgo Cosimo Damiano Damato.

La bellezza di un piano e di una macchina da scrivere avvolti dalla luce soffusa di una lampada churchill e da continui sbuffi di fumo di un sigaro.

Le storie e le poesie di Damato si legano perfettamente alle musiche strumentali di Cammariere.

Un intreccio essenziale che ha regalato al pubblico emozioni pure in una veste fatta di semplicità e purezza, che comprende anche nuove versioni dei suoi capolavori musicali, eseguite in un arrangiamento costituito solo da piano e voce.

Ciò ha permesso di cogliere quel legame indissolubile tra uomo e strumento che diventa il mezzo per esprimere al meglio l’interiorità artistica.

Come un pittore con la sua tela e il suo pennello, il regista Damato ha dipinto immagini nitide attraverso i suoi monologhi e ha permesso al suo pubblico di viaggiare con la mente.

Sono molteplici i temi e gli omaggi (tra questi ricordiamo: Astor Piazzolla e Alda Merini) che si sono susseguiti durante il corso della serata.

Il regista racconta la storia di un amore segreto, rivelando la sensualità, le inquietudini, l’erotismo, il dolore e la libertà. Mi ha colpito particolarmente la lettera d’amore di André Gorz per sua moglie Dorine Keir: storia di amori indissolubili che inelluttabilmente sono uniti in vita così in morte.

La poetica dell’autore, drammaturgo e regista pugliese prende vita grazie alle composizioni per piano-solo (dal disco Piano Nudo) del cantautore calabrese.

Come ci ha dimostrato in tanti anni di carriera, Cammariere è un eccellente compositore e questo recital è stata un’occasione fondamentale per ascoltare le sue note più intime.

Mi piacerebbe paragonare questi due artisti a due correnti vorticose del mare (tanto decantato dal pianista) che si intrecciano in un legame così forte che non ci permette più di distinguere dove finisce l’accordo del piano e dove la voce suadente del poeta.

Queste due grandi personalità artistiche sono affluenti dello stesso mare…
Un mare che ha fragranza di poesia e musica. Il susseguirsi energico di parole e note è come un branco di pesci che creano vorticosi mulinelli nella mente degli ascoltatori.

Da grande amante del jazz e della poesia in generale non posso che ritenermi soddisfatto da questa serata. A tal proposito si ringrazia il contributo dell’amministrazione, dell’assessore alla cultura Francesca Zitoli e dell’organizzatore Niky Battaglia.

P.S. A questo punto aspettiamo solamente la nuova videoclip del singolo di Cammariere interamente girata a Trani in questi giorni. Una città di cui dovremmo essere fieri che negli anni ha catturato il cuore di molteplici personaggi nel campo letterario, musicale e cinematografico.

Carlo Alberto Ronco