«La pianta organica delle carceri pugliesi è inadeguata: sono 700-800 le unità in meno». Lo dice il segretario generale dell’Osapp Puglia (Organizzazione sindacale autonoma della polizia penitenziaria), Ruggiero Damato, in una nota. «Si assiste a turni che vanno dalle 8 alle 12 ore consecutive nei reparti detentivi, alle 12/15 ore di servizio nei nuclei traduzioni, con un’età media del personale operante che varia fra i 52 e 55 anni di età e con 32/35 anni di servizio e con un accumulo di congedo ordinario che varia fra i 120/180 giorni di congedo degli anni passati – sottolinea – Tutto questo incide negativamente sulla qualità della vita lavorata e della sicurezza degli Istituti, e di riflesso, di quella pubblica», prosegue ricordando anche che le «aggressioni nei confronti delle poliziotte e dei poliziotti ormai diventate quotidiane».

«Negli istituti di Foggia, Taranto, Lecce, Trani non ci sono comandanti di reparto e direttori titolari – prosegue – Auspichiamo che si prenda seria coscienza della drammatica situazione delle carceri pugliesi, in particolare di quella Foggia, Trani, Bari, Taranto e Lecce, e si provveda nell’immediatezza nei correttivi gestionali», conclude.