Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Maria Grazia Cinquepalmi, ex consigliera comunale di Trani.

«L’indifferenza di questa amministrazione alle questioni ambientali è disarmante. Il 22 novembre è stato pubblicato sull’Albo Pretorio un documento della Regione Puglia dal quale si apprende che procedono spedite le attività per realizzare a Trani un impianto di trattamento del percolato, con una potenzialità di circa 40.000 mc/anno, a servizio anche di terzi e una stazione di trasferenza pensata per garantire la trasferenza dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata per una potenzialità di circa 300 tonnellate al giorno, corrispondenti a 78.000 tonnellate all’anno.

Iniziano a prendere forma tutti i dubbi e le perplessità da me manifestati qualche mese fa sull’effettivo dimensionamento dell’impianto di percolato e sulla piattaforma di trasferenza.

Entrambi gli impianti non serviranno solo la nostra città è scritto chiaramente nei documenti allegati al documento.

Quel che è più grave è che la realizzazione dei due impianti è prevista su di un’area attualmente oggetto di bonifica e che tale circostanza si pone in contrasto con le previsioni normative che escludono per le aree soggette a bonifica e per i siti inquinati, la possibilità di realizzare nuovi impianti.

Pertanto, gli Enti preposti, dichiarano che lo studio di impatto ambientale dei due impianti deve essere integrato con la certificazione di avvenuta bonifica del sito, nonché, con l’attestazione di avvenuta restituzione dei suoli agli usi consentiti che ad oggi mancano.
Infatti, oggi, l’area su cui sorge la discarica è definita come “sito potenzialmente contaminato” tant’è vero che le acque sotterranee sono costantemente monitorate mediante prelievi, ogni 15 giorni, dai pozzi spia presenti a monte e a valle della discarica e, questa amministrazione acconsente alla realizzazione di due impianti che potrebbero continuare a contribuire a contaminare suolo e acque sotterranee.

Ma non è tutto!

Fortunatamente gli Enti preposti hanno deciso di stralciare dal progetto inizialmente presentato dal proponente Amiu, il ricircolo del concentrato prodotto dall’impianto di trattamento del percolato all’interno del III lotto della nostra discarica perché vietato dal D. Lgs. N. 12/2020.

Un sito inquinato, non ancora bonificato, su cui sono ancora in corso le operazioni di messa in sicurezza di emergenza, dovrebbe escludere la possibilità di realizzare nuovi impianti.

A Trani è possibile e si consente che avvenga l’esatto contrario.

Ancora, la gestione e la proprietà dei due impianti sarà dell’Ager e della Regione Puglia, gli impianti verranno costruiti su terreno di proprietà dei cittadini tranesi, il Comune di Trani ha già in corso l’iter per l’approvazione degli atti finalizzati a concedere la piena disponibilità delle aree alla Regione Puglia e la variante urbanistica.
Appare evidente come l’Amministrazione Regionale continui indisturbata a dettare legge sulla nostra città con la complicità dell’attuale classe politica.

E’ giusto che i cittadini tutti sappiano quello che sta accadendo nella nostra terra, reagiscano e manifestino il proprio dissenso. L’indifferenza è complice dei misfatti peggiori».