Offre svariati spunti di riflessione l’esito finale del sondaggio promosso a Trani dal movimento Articolo 97.

Diffuso tramite social e appelli alla partecipazione sui media (compresa la nostra testata), il sondaggio era accessibile tramite la funzione gratuita e trasparente di Google Moduli.

Quasi 250 sono stati i concittadini che hanno deciso di rispondere alle domande poste dal motivatissimo gruppo di lavoro di Articolo 97, che ha voluto offrire una prova di partecipazione politica attiva, tramite l’espressione di pareri mirati. Al sondaggio si poteva accedere una volta sola dal singolo pc o telefonino o tablet.

Ne viene fuori una Trani alquanto delusa dalla esperienza politica rispetto alle preferenze espresse alle ultime elezioni; non è una delusione totale, compatta, ma con percentuali molto alte.

Tra quelle più significative, ecco infatti quel 68% di persone non soddisfatte del proprio voto col 41, 3% che, nello specifico, pensa che gli eletti non abbiano mantenuto le promesse fatte alla Città in campagna elettorale.

I motivi di delusione ed insoddisfazione in un sondaggio che ha visto la maggioranza di votanti maschi (66%), rispetto alle femmine (32%), tra i 41 e 60 anni, derivano dalla poca cura per il decoro urbano (74,5), per le contraddizioni e gli scompensi sulla sanità (67,6), per le incognite sulla sicurezza (65,2%) e per le perplessità sulla mancata trasparenza, un concetto dallo spettro molto ampio, che finisce per toccare vari rami della vita quotidiana della Città e che meriterebbe un approfondimento a parte (49,4%).

Occhio però al 40.9 di persone che è convinto di non aver sbagliato voto (vedi considerazione fatta prima: lo scontento non è un elemento compatto, in una Trani spesso rappresentata a “macchie di leopardo” nella sensibilità e nella reazione rispetto alle decisioni o alle contraddizioni e mancanze della politica).

Il 22,7% delle persone non tornerebbe più a votare, un dato di pesante insuccesso per la politica, sulla bilancia dell’umore tranese. Tanto che quasi un 15% si riproporrebbe con schede bianche o nulle.

Ha partecipato al sondaggio soprattutto la zona Sud di Trani che appare dunque quella più impegnata (24.7%); un impegno che coincide forse, ipotizzo, con un’età più giovane rispetto al Centro (quindi più pratica del web) e maggiormente benestante rispetto alla Trani Nord.

Significativo è poi il dato di un 48,6 % che ha votato a Destra, ma che per il 43,3 ha indirizzato la propria preferenza specifica sul candidato sindaco Bottaro (voto disgiunto? Credo di sì) rispetto all’esiguo 26,7% che ha votato effettivamente Palumbo.

Bottaro, come già in occasione della prima elezione, ha pescato a piene mani nell’elettorato di destra, motivo di esame di coscienze vari e atti di dolore da parte di molti esponenti della compagine un tempo vincente a Trani. Oltre il 53 per cento era munito di un titolo di studio. Tra i partecipanti al sondaggio intendo.

Meditiamo e ringraziamo Articolo 97 per averci fatto fermare e riflettere per un momento, durante la “corsa” schizoide della politica tranese.