Si è aperto davanti ai giudici della Corte d’Appello di Lecce, presidente Nicola Lariccia, il processo di secondo grado a carico degli ex pm di Trani Antonio Savasta e Luigi Scimè condannati in abbreviato rispettivamente a 10 anni il primo e a 4 il secondo. Savasta, che è ai domiciliari dal gennaio 2019, era presente in aula, così come Scimè che è libero ed è stato sospeso dal Csm. Nella sua requisitoria il pg Giovanni Gagliotta ha chiesto la conferma delle condanne per tutti i cinque imputati evidenziando la fondatezza rinveniente dalle indagini della Procura di Lecce nell’inchiesta sul “Sistema Trani”, con sentenze e processi aggiustati in cambio di soldi e regali, svelato dall’imprenditore Flavio D’Introno. Sul banco degli imputati, insieme a Savasta e Scimè, compaiono anche l’immobiliarista Luigi D’Agostino e gli avvocati Giacomo Ragno e Ruggero Sfrecola. Nell’ambito della stessa inchiesta sono stati arrestati e condannati con rito ordinario anche l’ex gip di Trani Michele Nardi e l’ispettore di polizia Vincenzo Di Chiaro. Il processo è stato aggiornato al prossimo 20 dicembre.