Però è bello l’effetto, se non fosse per chi ha frigoriferi e alimenti che coi continui black rischiano rispettivamente di rompersi (come altri macchinari ed elettrodomestici) e di andare a male. Pur nell’estate dei cattivi presagi: il buio continuo, i bidoni davanti a San Nicolino, il sindaco che ruzzola dalla sua motocicletta… (10 Hp, è tua se dici di sì )… e si frattura, la Giunta anonima e deleteria che meriterebbe il licenziamento, ma ora per il Covid, ora per il ruzzolone (è macumba?) resta dov’è. Nonostante tutto questo c’è qualcosa che non vi è venuto in mente.

È bello l’effetto sorpresa buio improvviso, a metà tra lo scherzo delle feste adolescenziali ed il ritorno al romantico lume di candela. Voglio fare una telefonata al nuovo CDA di Amet e chiedere se non sia in atto un progetto nascosto per incrementare le nascite a Trani. Il black out ti manda all’aria una cena? Il black out ti manda in acido sia il cibo (con questo caldo…) che la serata? Il black out risveglia antiche paure ataviche, come quella che si alimenta di più da bambini: quella per il buio? Niente paura. È Amet che sta pianificando il rilancio demografico di Trani. Quel Paolillo la sa lunga!

È vero che mi manca il presidente De Marinis, con quella faccia da Vitellone anni 60. Ma questa ideona dei continui black out finalizzati al rilancio delle nascite a lui non era venuta. Del vitellone ha solo la faccia. Poi è troppo un bravo ragazzo. Forse per questo non gli è venuto in mente il progetto “Non spegnere la candela, accendila”. Dopo il tango qui si balla il ballo del black out. Con cotillon offerto da Amet: candele (spente) per tutti…