Vorrei che questo articolo possa valere come un bonus da almeno 1000 firme, non solo per la petizione avviata da un gruppo di cittadini, a difesa di Palazzo Carcano, ma anche per sollevare un dubbio nelle menti di chi ci governa.

Ossia: ma c’è bisogno di arrivare una raccolta firme di cittadini per prevenire ogni forma di stravolgimento, alterazione di un luogo tranese che possiede un suo equilibrio quasi mistico, pur nel richiamo di simboli laici? Un equilibrio, creato a suo tempo, che lega, con un filo rosso, in quella zona nevralgica per la Storia di Trani, il Castello Svevo, Palazzo Torres, ossia il Tribunale, ed appunto, il nostro Palazzo Carcano. Un’ ulteriore cinta spirituale “circonda” poi questi luoghi, con il palazzo arcivescovile, il Museo diocesano e la Cattedrale, tra le più ammirate del mondo.

Indipendentemente dunque dalle concessioni allo Stato, dagli accordi, dalle idee d’utilizzo, dalle proposte, dalle bozze, dai cubi “inadeguati”, riprendendo un’affermazione di un assessore tranese, c’è una legge precostituita da rispettare, la legge della Bellezza, dell’equilibrio, dei Simboli di una Trani Antica e forte, costruita così e che così va lasciata. Intatta. C’è dunque bisogno di inoltrare una petizione, mi chiedo, paradossalmente ed in modo provocatorio.

Non dovrebbero essere già predisposte, le teste dei governatori di Trani, ad un rifiuto a prescindere di ogni forma di alterazione o forzatura di quell’equilibrio di simboli? La forza laica e politica dei Re e delle Famiglie (Castello e palazzi, Carcano in primis), giustizia Divina (Cattedrale e palazzi vescovili), Giustizia terrena (Palazzo Torres). Se così non fosse, chiedo a chi organizza la petizione di allegare questo articolo, con valenza 1000 firme.

Vedi Barletta: il percorso per un supermercato a ridosso di un luogo simbolo della Storia, lo splendido Castello Svevo, era avviato, senza nessun freno inibitore e col sindaco Cannito che aveva pure dichiarato di non sapere dell’avvio di quell’iter pericoloso per l’arte e gli equilibri di cui sopra. Ci sono voluti i denti affilati dei barlettani, noti per il pragmatismo e per la tendenza di “non mandarle a dire”, per bloccare tutto.

Qui, a Trani, mettiamoci le firme ( ok), una maggior attenzione e denti affilati perché non succeda nulla di grave ( come già rassicurano i nostri governanti) e se volete questo articolo. Da 1000 punti.