La chiesa di San Domenico è già prenotata, la proposta di attingere per una Cittadella della Giustizia è già sul piatto, l’appello per rilanciare con quei soldi la sanità tranese lo abbiamo fatto. Sembra che con questo Recovery ed i soldi che potrebbero /dovrebbero arrivare, i tranesi possano scrivere una specie di lettera a Babbo Natale, tramite la quale chiedere di tutto e di più. L’elenco sarebbe lungo, ok. Ma non è che oltre al Recovery ci vuole o ci vorrebbe una classe politica solida, navigata, dedita per davvero alla causa tranese? L’eventuale budget è direttamente proporzionale alla competenza ed alla preparazione di chi ci governa?

Credo che per risollevare e curare la Trani “ricoverata” di questi anni non bastino soldi, ma ci voglia classe politica e dirigente con gli attributi. Oltre ai balconi spaziosi di un palazzo, non dovremmo pensare alla solidità delle fondamenta? Insomma ci si dedica alla Street art mentre gli edifici scolastici cadono a pezzi, tanto per fare un esempio. Oppure si porta Trani continuamente in tv , con dispendio di soldi, appunto, con servizi cartolina, seppie, cartellate, pescatori, presepe tranese e altre amenità e poi si permette che nei fine settimana il Porto si trasformi in una giungla senza controlli ( musica sparata fino a notte fonda, ammasso di pischelli in calore, ammassati a loro volta tra fiumi d’alcool, parcheggi da animali e compagnia bella). Già difronte a tali contraddizioni restiamo spiazzati e amareggiati. Figuriamoci quando arrivare soldi Recovery nella Trani ricoverata e senza classe politica tale di questo nome. Ah, già, ma noi siamo pronti a farci aiutare dai politici baresi, barlettani, andriesi. Zi signor padrone….