Di solito non parlo in prima persona delle questioni che riguardano la mia professione parallela a quella di giornalista, ossia il docente. Ma stavolta consentitemi uno strappo alla regola che mi sono auto imposto. Credo che la possibilità per una scuola secondaria di primo grado come quella in cui insegno, la Baldassarre, di usufruire di altre aule più grandi e spaziose, come anche riportato dagli esaurienti servizi giornalistici di Telenorba e Teleregione andati in onda in questi giorni e prima ancora di Telesveva, sia una circostanza che sottende un alto valore simbolico in questo momento.

Insomma non è uno di quei tanti atti burocratici che porta ad un semplice ampliamento degli spazi a disposizione, come ho avuto modo di spiegare, insieme al dirigente scolastico Marco Galiano, quando abbiamo invitato i colleghi della stampa. Non li avremmo invitati se non ci fosse stato questo valore aggiunto, nella notizia.

In questo lasso di tempo,- in questo delicato e controverso periodo storico, dopo che la Scuola è risultata una delle componenti socio culturali più penalizzate, soprattutto per i ragazzi -( senza i quali, lo voglio ricordare con un’osservazione che appare banale ma spesso dovrebbe essere ricordata da tutti, la scuola stessa ed i nostri posti di lavoro non esistetebbero) , riuscire a concludere, con l’aiuto di una componente istituzionale pubblica come l’Amministrazione comunale e con una privata come l’Istituto San Paolo delle Suore Angeliche, un piano di ampliamento degli ambienti per una scuola dall’alto numero di alunni come la Baldassarre è per me un bel segnale mandato a tutta la comunità tranese.

Un segnale che dice chiaro ai cittadini, ai genitori ed agli alunni: noi vogliamo tornare alla normalità. Noi vogliamo organizzarci perché i ragazzi tornino a frequentare in sicurezza. Un obiettivo che s’insegue ovunque dallo scorso settembre, ma i ritardi e l’andamento altalenante della pandemia hanno allontanato come quando un naufrago vede una nave in lontananza che potrebbe salvarlo, ma è solo un’illusione ottica. La nave in verità è lontanissima. Ecco, noi nel nostro piccolo, ci stiamo provando ad avvicinare davvero quella nave.