«Sono anni che chiediamo all’amministrazione comunale di avviare e ratificare gli strumenti di pianificazione, dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile a quelle delle coste. Sono tutti strumenti la cui pianificazione individua le linee di sviluppo della nostra città. Senza, si procede a macchia di leopardo, con interventi estemporanei e senza una prospettiva. Nei prossimi mesi dovrebbero partire i lavori di riqualificazione e rigenerazione territoriale della costa urbana, nella zona della villa, nel tratto del lungomare Cristoforo Colombo ed a capo Colonna ma anche quest’anno la città, malgrado reiterati annunci, si presenta senza il piano comunale delle coste. E’ così da sempre; le amministrazioni non riescono proprio a formalizzarlo». E’ quanto si legge in una nota del Comitato Bene Comune Trani.

«Dopo 6 anni di amministrazione Bottaro non si hanno notizie in merito. Di contro, abbiamo assistito al proliferare di concessioni che di fatto hanno drasticamente ridotto la libera fruizione di spazi pubblici. Ci risparmi qualcuno, come avvenuto in passato, il laconico “5 metri della battigia sono completamente liberi”. Chiediamo innanzitutto massima chiarezza, ossia se e dove si è in presenza di veri e propri lidi o di spiagge libere attrezzate, poiché la differenza è sostanziale. Per questo chiediamo ai consiglieri comunali di voler approfondire i termini delle concessioni in essere e di informare la città in relazione ai diritti e doveri.
La scorsa estate abbiamo tutti visto, assessori e consiglieri compresi, gente ammassata sul poco spazio a loro concesso mentre accanto ombrelloni ben allineati e vuoti. Un chiaro esempio, per noi, di assoluta mancanza di prospettiva e di assenza di visione, solo un cedere spazi ai privati per sopperire ad una lunga e ingiustificata latitanza del pubblico.
Speriamo e confidiamo che i nuovi tratti di costa, quelli oggetto di ripascimento nei prossimi mesi consentano la fruizione gratuita da parte della collettività.

La situazione che stiamo vivendo porterà (si spera in tempi brevi) ad avere maggiore libertà di movimento e quindi, presumibilmente, la gente vorrà riprendere una vita regolare con la prospettiva di poter godere del mare. Tutto ciò dovrebbe indurre alla riflessione che si ha bisogno di più spazi liberi, per tutti. Anche la questione accessi al mare è rimasta irrisolta, accantonata, almeno fino alla prossima campagna elettorale dove con ragionevole certezza tutti riscopriranno un irrefrenabile interesse. Vi sono diversi Comuni, anche non lontani da noi, che hanno adottato un piano delle coste, a Trani si continua a parlare. Le spiagge e il mare sono un bene comune da tutelare».