«Chi ha sbagliato è giusto che paghi, qualunque sia il ruolo che occupi nella società». E’ il commento del presidente dell’Ordine degli avvocato di Trani, Tullio Bertolino, alla sentenza dei giudici di Lecce nei confronti di magistrati e avvocati nel processo, con rito abbreviato, dell’inchiesta che ha fatto emergere un cosiddetto “sistema Trani” per aggiustare sentenze.

«Il quadro che viene fuori dalla sentenza di primo grado – aggiunge Bertolino – stabilisce che non si trattava certo di un ‘sistema’ diffuso nel Tribunale di Trani, ma era solo il comportamento illecito di ben individuati magistrati e altrettanti avvocati”. “Non per questo – prosegue – si deve generalizzare e scagliare fango su chi quotidianamente è impegnato a garantire il rispetto della legge ed i diritti dei cittadini”. “L’aspetto per noi più rilevante – prosegue Bertolino – è che i giudici salentini abbiano riconosciuto i danni subiti dall’Ordine degli Avvocati di TRANI a nome di tutta la categoria, condannando gli imputati al risarcimento economico in favore dell’Ordine che sin da subito aveva avuto il coraggio di costituirsi parte civile in questo procedimento”. “Naturalmente, seguiremo questa vicenda fino in fondo, negli ulteriori gradi di giudizio – conclude Bertolino – e prenderemo gli opportuni provvedimenti nei confronti di chi sarà accertato in modo definitivo aver violato norme deontologiche e leggi dello stato gettando ombre su tutta la categoria”.