«So benissimo di trovarmi, come lo sapete tutti quanti voi, in un momento particolarissimo perchè c’è questa disgrazia che riguarda tutti a livello internazionale, ma anche perchè la giurisdizione di Trani, i singoli colleghi di Trani, i pubblici ministeri, i giudici vivono un periodo di sofferenza particolare. Ne ha parlato il presidente dell’Anm Gadaleta qualche tempo fa. Il dover portare un fardello pesantissimo che si riverbera su tutti quanti, sull’avvocatura, sulla societa’ civile, sui cittadini, il fardello pesantissimo che almeno le indagini ci dicono e’ successo in questi anni. Un peso inaccettabile». Sono le parole pronunciate questa mattina da Renato Nitti, nuovo procuratore di Trani, durante la cerimonia di insediamento svoltasi nell’aula gup del Tribunale all’agenzia AGI.

Una cerimonia a ranghi ridotti, per l’emergenza Coronavirus, tanto che si è deciso di far ricorso al collegamento in videoconferenza con il procuratore di Bari, Giuseppe Volpe, e diversi altri colleghi della Procura di Bari, per limitare al massimo la presenza fisica alla cerimonia. Nell’aula, oltre al presidente del Tribunale di Trani, Antonio De Luce, c’erano il procuratore aggiunto di Trani, Achille Bianchi, quello di Bari, Roberto Rossi, il presidente dell’ordine degli avvocati di Trani, Tullio Bertolino, e alcuni magistrati di Procura e Tribunale e rappresentanti del personale amministrativo.

Le prime parole di Nitti hanno fatto riferimento soprattutto alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto alcuni ex magistrati di Trani e al lavoro difficile di chi a Palazzo Torres lavora. «L’idea soltanto di essere sfiorati dal fatto che quelle cose di cui si parla – ha sottolineato – sono cose che riguardano tutti è un’idea intollerabile, è un peso in più e quel peso in più comporta sacrifici. Mi viene da pensare a quel peccatore del film ‘Mission’, che decide di espiare portandosi la corazza con se’ e la trascina. Un peso ulteriore, un sacrificio. Mi domando quanto si possa ancora chiedere ai colleghi di lavorare ancora in queste condizioni, con questo peso inaccettabile. Al personale di segreteria di lavorare così, alla polizia giudiziaria e all’avvocatura, che nel portarsi nelle segreterie, nelle cancellerie e nelle aule viene premiata per il lavoro che fa e non per altre logiche».