«Avrei voluto evitare ma sento il dovere di replicare al PD di Trani e fare chiarezza ai cittadini. Questi sono alcuni dei passaggi chiave della conferenza stampa di presentazione di “Trani Governa” in riferimento alla svendita della nostra città ed in particolare alla questione Ospedale». Scrive così, in una nota, il candidato Sindaco Tommaso Laurora (Trani Governa) in risposta al Partito Democratico di Trani.

«“La sottoscrizione del protocollo d’intesa con la ASL ha sancito la chiusura dell’ospedale e che mai nessuno ha conosciuto prima che la stampa lo rivelasse in data 10 agosto 2016”. Ieri, in tarda serata, il locale PD evidentemente reduce da un weekend difficile e sotto indicazione di qualcuno, si è preoccupato di etichettare queste mie dichiarazioni come “una trita teoria, una fantasiosa ricostruzione secondo la quale a determinare la chiusura dell’ospedale di Trani sia stato il Presidente Michele Emiliano con l’appoggio del Sindaco Amedeo Bottaro e del D.G. Narracci”.

Premetto che prima viene Trani, poi viene il resto! Certo, bene fa il PD, a ricordare che la svendita della nostra città e del nostro ospedale è cominciata anni prima. Male fa, invece, a “minimizzare” il protocollo in questione che ha rappresentato la pietra tombale, su tutti, del Pronto Soccorso in una città a forte vocazione turistica e che ambisce legittimamente a divenire Capitale della Cultura.

Nel mio intervento (tanto contestato da un PD che farebbe meglio a tacere) ho voluto evidenziare proprio come la sottoscrizione di quel protocollo d’intesa da parte del sindaco Bottaro (in maniera del tutto autoreferenziale e solitaria) abbia sancito il definitivo passaggio dell’ospedale ‘San Nicola Pellegrino’ a Presidio Territoriale Assistenziale.

Mi chiedo: perché Bottaro non ha mai informato i cittadini di questo protocollo? Perché, come la regola vuole, non lo ha illustrato e fatto approvare dal Consiglio Comunale, unico organo deputato ad esprimersi in nome e per conto dei cittadini? Perché, nel 2016, dopo averlo sottaciuto per mesi, ha sbattuto in faccia ai cittadini tranesi, a mezzo stampa, questa disastrosa svendita? Perché ha celebrato questo ‘game over’ a Bari, lontano da Trani, lontano da chi avrebbe potuto manifestare il proprio dissenso o da chi come il PD di Trani ha addirittura la faccia tosta di sostenere tuttora quel protocollo?

Mi spiace ma un buon padre di famiglia (quale dovrebbe essere un buon primo cittadino) non può firmare, di nascosto, sulla testa dei propri figli/cittadini un documento che impatta così pesantemente sulla vita della comunità.

Troppo semplice, inoltre, per i tranesi comprendere chi veramente continua ad offendere la loro intelligenza con ‘trite teorie e ricostruzioni fantasiose’ finalizzate alla difesa d’ufficio di chi è indifendibile».