La Procura della Repubblica di Trani ha aperto un’inchiesta sulla morte di Giannangelo Di Terlizzi, l’operaio di 60 anni morto, mercoledì scorso, dopo essere precipitato da una impalcatura durante i lavori di ristrutturazione di una palazzina, in via don Pasquale Uva, alla periferia di Trani.

Il fascicolo è nelle mani del sostituto procuratore Giovanni Lucio Vaira, che coordinerà le indagini, condotte dalla Polizia, per far luce sulla tragedia. Un atto dovuto, in questi casi, per accertare se ci siano eventuali responsabilità sull’accaduto: al momento, non è possibile sapere se ci siano indagati. Tuttavia non sarebbe stata disposta l’autopsia sul corpo della vittima, il che farebbe escludere l’ipotesi di un malore all’origine della caduta.

L’uomo è precipitato da una impalcatura su un terrazzino sottostante: un volo di non più di 4 metri ma ugualmente fatale. A nulla è servito infatti il tempestivo intervento degli operatori del 118: l’operaio sarebbe morto sul colpo.

Un drammatico incidente che ricorda purtroppo quello accaduto il 10 dicembre scorso ad Andria, costato la vita al 44enne Michele Ciommo, caduto dal cestello di una gru mentre stava smontando alcune luminarie. Anche per questo episodio, la Procura di Trani ha aperto una inchiesta, mentre ci si interroga se entrambe le tragedie potessero essere evitate, magari con una maggiore attenzione alla sicurezza, che sui luoghi di lavoro, a quanto pare, è sempre troppo poca.

Per lunedì prossimo, il prefetto della Bat Maurizio Valiante ha convocato una riunione urgente in Prefettura dove, assieme a Forze dell’Ordine, sindacati, Asl e rappresentanti dei Comuni del territorio, si discuterà delle problematiche connesse agli infortuni sul lavoro nella sesta provincia.