«E’ con questo incipit che i cittadini tranesi dovrebbero apprendere la notizia dell’intervento di ripascimento che vedrà coinvolta la zona della nostra bellissima villa comunale ai piedi del muro di contenimento. Dopo ben cinque anni di incuria e mancata programmazione, infatti, lo storico muraglione che ha difeso Trani per centinaia di anni dagli assalti corsari di invasori forestieri sta per cedere inesorabilmente, ed in parte ha già ceduto, sotto il colpevole peso dei mancati interventi di un’amministrazione disinteressata e disamorata rispetto alla nostra città. Ebbene ora si sta per consumare l’ennesimo scempio, l’ennesimo sfregio a danno di uno dei luoghi più amati dai nostri concittadini. Hanno infatti deciso, i geni, di promuovere un progetto di ripascimento (ovvero di riempimento con dei ciottoli) alla base del muraglione; come se questo potesse in qualche maniera contrastare l’avanzare del deterioramento del muraglione. Anche un bambino capirebbe che, alle prime mareggiate, quei ciottoli sparirebbero inghiottiti dal mare.

Ma c’è di più, perché con questi guru della cosa pubblica le brutte sorprese non hanno mai fine». Interviene così, in una nota, l’ex consigliere comunale e assessore, Tommaso Laurora.

«Hanno aggiudicato l’appalto ad una ditta che ha proposto di realizzare l’intervento via terra, passando, udite udite, all’interno della villa comunale. Potete solo immaginare cosa possa provocare un andirivieni di camion ed autogru da 30 tonnellate all’interno dei viali del giardino ottocentesco della nostra splendida villa. Quali rischi per il patrimonio vegetale e per il patrimonio storico-architettonico-archeologico-ambientale(mura federiciane, chiesa di San Domenico, giardino storico , geo-sito). Addirittura sono stati previsti abbattimenti di alberi e parti di aiuole che rappresentano la storia ed il patrimonio storico culturale della nostra città.

Oltre al danno rappresentato della chiusura e dell’interdizione alla fruizione per i cittadini della nostra meravigliosa villa comunale, anche la beffa della deturpazione di quei luoghi simbolo della città. Questo è il modus operandi di quest’amministrazione scellerata.

E pensare che sono state presentate proposte alternative a quella risultata vincente che avrebbero evitato del tutto interferenze con la Villa Comunale, operando solo ed esclusivamente via mare, ma si sa che chi non ama non ha cura, né rispetto.

Io amo la mia città e, celebrando una frase di un famoso film, non ci resta che piangere».