5 campionamenti su 29 eseguiti lungo le coste pugliesi risultano fuori dai limiti di legge, di questi 3 sono “fortemente inquinati”. Nel mirino ci sono sempre canali e foci che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati come nel caso dello sbocco della vasca di Boccadoro a Trani (Bat), la foce del canale in contrada Posticeddu sul litorale Apani, a Brindisi, e il canale di scarico di Marina di Leuca a Castrignano del Capo.

Dei sei punti campionati nella provincia Bat, l’unico risultato fortemente inquinato è lo sbocco della vasca di Boccadoro, a Trani. Risultano invece entro i limiti di legge i prelievi effettuati a Trani, presso il molo a destra sulla spiaggia Matinelle; a Margherita di Savoia, nella Riserva Naturale della Salina, alla foce del torrente Carmosina e sulla spiaggia presso il lungomare Cristoforo Colombo; a Bisceglie, in località Salsello sulla spiaggia del lungomare incrocio Mauro Dell’Olio e a Barletta, presso la spiaggia libera della litoranea di Ponente.

Goletta1È in sintesi l’esito del monitoraggio svolto lungo le coste pugliesi dall’equipe tecnica di Goletta Verde, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, presentato questa mattina in conferenza stampa a Bari da Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia e Mattia Lolli, Portavoce Goletta Verde, alla presenza di Vito Colucci, direttore generale Autorità Idrica Pugliese, Vito Bruno, direttore generale Arpa Puglia e del Contrammiraglio Giuseppe Meli, direttore marittimo della Puglia e della Basilicata ionica.