«Il Consiglio regionale, nella seduta del 18/6 ha approvato a maggioranza la proposta di legge “Modifiche e integrazioni alla L.R. 59/17 – (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma, per la tutela e la programmazione delle risorse faunistico-ambientali per il prelievo venatorio e raccolta, conservazione e commercializzazione dei tartufi freschi e conservati nella territorio della Regione Puglia)». Interviene così in una nota il consigliere regionale Mimmo Santorsola.

«Pur condividendo i principi ispiratori e la difesa della libera circolazione dei cacciatori su tutto il territorio regionale, ritengo che le nuove norme non tengano adeguatamente conto dei rischi derivanti dalla applicazione pedissequa di quanto contenuto nel testo.

La elevata presenza di cacciatori per ogni giornata di caccia, infatti, sarebbe lesiva dei diritti degli iscritti delle ATC (ambiti territoriali di caccia), provocherebbe danni agli habitat naturali e, in ultima analisi, incrementerebbe a dismisura i rischi di incidenti da caccia mettendo a serio rischio la incolumità dei cacciatori stessi.

Ho presentato pertanto due emendamenti in merito: il primo riduceva a 5  le giornate in cui, nel periodo dal 1 novembre al 31 gennaio di ogni annata venatoria, ciascun cacciatore avrebbe potuto recarsi in ATC diverse da quelle di appartenenza, con esclusione assoluta di quelli ricadenti all’interno delle Aree Contigue ai parchi e dei Siti Rete Natura 2000.

Il secondo emendamento imponeva ad ogni ATC di riservare non più del 10% dei posti disponibili ai cacciatori ospiti allo scopo di evitare il sovraffollamento delle ATC più appetibili; lo stesso principio di tutela ambientale, del resto, anima l’art. 2 della proposta in oggetto laddove si riferisce alla raccolta, conservazione e commercializzazione dei tartufi.

Un terzo emendamento, infine, ampliava il periodo di ripopolamento per consentire un adattamento ottimale degli animali immessi e la possibilità di un reale e stabile attecchimento delle specie carenti.

Su richiesta dell’Assessore al ramo, ed al solo fine di evitare inutili lungaggini amministrative, ho ritirato gli emendamenti a fronte di un suo preciso impegno a rivedere il regolamento applicativo della legge sulla base dei suggerimenti presentati, riservandomi in caso di mancato recepimento di riproporli in altra sede con le stesse modalità.

La caccia è uno sport sano e nobile ed i veri cacciatori sono “signori” che sanno rispettare la natura».