Aprire le porte della Discarica di Puro Vecchio a Trani, gestita dall’AMIU, per far comprendere nello specifico cosa si stia facendo dopo la chiusura definitiva avvenuta con un’ordinanza del Sindaco Amedeo Bottaro nel settembre 2016. Da quel momento, con qualche ritardo di tipo burocratico, si è cominciato a lavorare per la posa in sicurezza dell’intero sito presente tra Trani ed Andria, un sito in cui era necessario completare tutte le installazioni tecnologiche per l’estrazione e la valorizzazione del biogas ma anche il potenziamento della rete di captazione del percolato, e l’impianto di stoccaggio e trattamento delle acque meteoriche dei tre lotti della discarica. Nel lotto 3, infatti, nel 2014 fu accertato che vi era stata una perforazione di una parte della membrana con la conseguente dispersione di percolato, il pericoloso liquido prodotto dai rifiuti, all’interno della falda acquifera.

Pozzi di controllo che, dopo le analisi dell’ARPA, restituiscono dati più rassicuranti anche se tanti sono ancora i lavori da realizzare, soprattutto per metter completamente in atto il piano di caratterizzazione. Si è, infatti, in fase di affidamento dei lavori all’ATI che si è aggiudicata il bando e sarà necessario, poi, creare non meno di 13 nuovi pozzi, valutare esattamente dove vi è stata la perdita che ha consentito l’arrivo del percolato in falda, un campionamento del terreno e rilievi termici nel suolo.

Alle porte anche la possibilità di un finanziamento regionale essenziale per poter completare tutta l’opera di bonifica.

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