«Siamo di fronte ad atti gravi che danneggiano l’ambiente e che producono danni al territorio ed alla comunità». Sono le parole dell’Assessore regionale all’ambiente Filippo Caracciolo dopo che sono emersi i primi dati sull’inquinamento presente nell’ex cava “Cortellino” a Trani in Contrada Monachelle. Lo scorso 27 settembre, infatti, il Dipartimento provinciale BAT di ARPA Puglia, insieme ai ai Carabinieri del NOE di Bari, hanno effettuato un sopralluogo per verificare la causa delle emissioni in atmosfera di fumi molesti. E’ stata riscontrata la presenza di sversamenti di sostanza oleosa in diversi punti a margine della ex cava, che causavano l’emissione di fumi nauseabondi.

In seguito al campionamento del terreno contaminato della sostanza sversata, i laboratori di ARPA Puglia, in fase analitica, hanno evidenziato la presenza, in forte concentrazione, di idrocarburi pesanti che riconduce la sostanza ad una miscela di gasolio ed oli lubrificanti. Pertanto, essendo i livelli di contaminazione rilevati superiori ai valori di concentrazione soglia di contaminazione, i risultati del campionamento sono stati trasmessi alle Autorità Competenti.

«Ringrazio ARPA Puglia ed il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri sul cui contributo possiamo contare grazie al Protocollo di Intesa promosso dall’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente con le forze dell’ordine per il contrasto a fenomeni criminali – ha detto Caracciolo –  Siamo, anche in questa occasione, di fronte alla conferma di quanto la convergente azione delle istituzioni preposte a vigilare e preservare l’ambiente ed il territorio sia preziosa per accertare i fatti. Dobbiamo continuare ad operare e combattere con tutti gli strumenti a disposizione utilizzando la dovuta determinazione e forza perché emerga la legalità».