Per rendere più agevole la vita quotidiana delle persone disabili sono necessari piccoli e grandi interventi nelle città: semplici rampe per superare gli scalini, semafori sonori, percorsi tattilo-sensoriali per i non vedenti. Trani ha svolto negli ultimi tempi numerosi interventi al fine di garantire ai disabili la possibilità di muoversi in maniera autonoma e indipendente, tuttavia alcune zone restano assolutamente impraticabili.  Via Mario Pagano è una di queste.

Il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche, fondamentale per la città di Trani, porterebbe a interventi su marciapiedi, attraversamenti pedonali, spiagge, parcheggi, pensiline delle fermate degli autobus, aree verdi e parchi gioco per bambini e trasporti. Un altro problema è rappresentato dai locali del centro, dove pochi sono i bagni attrezzati per disabili. Ma è necessario sottolineare che il primo impegno a costo zero da attuare in città è quello di modificare i comportamenti quotidiani dei cittadini, a partire dal non parcheggiare l’auto nei posti riservati agli invalidi.

Le barriere architettoniche penalizzano le persone diversamente abili e negano i normali parametri di accessibilità presenti in tanti centri.

Le promesse sono tante, ma passi concreti in avanti sono ancora pochi. Trani resta ancora una città non a misura di disabili e al fine di renderla architettonicamente “aperta” bisognerebbe ascoltare proprio chi vive la disabilità quotidianamente per poter valutare, giudicare e dare suggerimenti per migliorare e facilitare la fruizione della città e capire se i soldi dei cittadini in materia di abbattimento delle barriere architettoniche siano o no stati spesi in maniera efficace.