«Sono lieto che il mio suggerimento di estendere anche alle ingiunzioni comunali la cosiddetta “rottamazione delle cartelle” sia stato accolto. In Consiglio comunale chiederò solo di escludere agosto e novembre dai mesi previsti per le rate, in quanto periodi in cui si concentra il maggior carico di pagamenti erariali, contributivi e assicurativi». .

È quanto preannuncia Aldo Procacci, capogruppo consiliare del movimento Trani#ACapo, che sin dal Consiglio comunale di fine dicembre propose all’assessore Lignola di ricorrere alla definizione agevolata delle entrate degli enti locali, così come previsto dall’art. 6 ter, introdotto in sede di conversione del Dl 193/2016. «Nell’articolo», spiega Procacci, «è prevista la facoltà per le Regioni e gli enti locali di definizione agevolata delle proprie entrate non riscosse, che siano state oggetto di provvedimenti di ingiunzione fiscale, notificate nel periodo compreso fra il 2000 ed il 2016, sia direttamente dall’ente territoriale che da un concessionario incaricato della riscossione».

Il provvedimento prevede l’esclusione delle sanzioni relative alle entrate e deve essere attuata con i medesimi atti e procedure con cui gli enti territoriali disciplinano le medesime entrate. Deve però prevedere: il numero di rate e la relativa scadenza, fermo restando che in ogni caso il pagamento deve essere completato entro il 30 settembre 2018; le modalità attraverso le quali il debitore può avanzare l’istanza di avvalersi della definizione agevolata; il termine entro cui l’interessato è tenuto ad avanzare detta istanza, nonché stabilire che detta istanza debba contenere il riferimento al numero di rate con cui si intende articolare il pagamento, la sussistenza di eventuali giudizi riguardanti i debiti interessati dalla definizione agevolata, la dichiarazione con cui il debitore assume impegno di rinuncia ai giudizi in essere; infine deve prevedere il termine entro cui l’ente impositore o il concessionario della riscossione sono tenuti a fornire riscontro all’istanza del debitore, comunicando a quest’ultimo l’ammontare complessivo delle entrate non riscosse al netto dei benefici riconosciuti dall’articolo in esame (cioè al netto delle sanzioni precedentemente applicate), l’ammontare di ciascuna rata e la scadenza delle stesse.

Aldo Procacci anticipa che in Consiglio chiederà anche «la proroga al 28 febbraio del termine per la richiesta delle agevolazioni ed esenzioni Tari, attualmente previsto per fine gennaio, su cui in Commissione ci siamo detti tutti favorevoli», e inoltre chiederà che «vengano discusse e successivamente approvate, sempre con una certa celerità, le modifiche al regolamento Tari, oggetto di proposte formulate da me e da altri componenti della Commissione bilancio».