«Ogni giorno che passa, la mobilitazione dei lavoratori della sanità e dei cittadini pugliesi contro il piano di riordino (o sarebbe il caso di chiamarlo di disordine) ospedaliero regionale diventa sempre più numerosa. Continuando così, il prossimo 12 dicembre, nel corso della manifestazione regionale dinanzi alla sede della presidenza della Regione Puglia, consegneremo circa 150mila cartoline al presidente e assessore alla Sanità, Michele Emiliano, per dimostrare plasticamente che questo piano non piace ai pugliesi in quanto ingiusto, iniquo e penalizzante per tanti cittadini che da troppo tempo non usufruiscono di un sistema sanitario degno di tal nome».

Aldo Pugliese, Segretario generale della UIL di Puglia, conferma che «la protesta va avanti senza soste, contro un piano di riordino senza alcun criterio, inefficiente e calato dall’alto, senza uno straccio di consultazione, confronto nel merito e condivisione con le forze sociali. Ancora una volta siamo di fronte a un piano lacrime e sangue, il cui conto è pagato solo dai cittadini. Infatti, nulla è stato fatto per frenare sprechi e ruberie che tuttora esistono nella sanità, a cominciare dal centro unico per la spesa e gli appalti e dalla verifica, profonda, della gestione delle Asl che, a quanto pare, è ancora molto allegra e al di fuori dei parametri stabiliti».

«Sulla sanità privata – continua Pugliese – che comporta una spesa complessiva di circa 800 milioni di euro, in continua crescita rispetto al passato, la Giunta non si è confrontata con nessuno, tantomeno con il Consiglio Regionale, come se fosse, appunto, una questione privata e non di pubblico interesse. Nulla è stato fatto, né detto, sulla mostruosa mobilità passiva (250 milioni di euro) e sulla spesa farmaceutica, anch’essa a dir poco allegra. Fenomeni che portano inevitabilmente a vergognose liste d’attesa e, addirittura, alla rinuncia alle cure da parte di tanti cittadini che non possiedono le risorse per rivolgersi al privato».

«L’elenco delle inefficienze della sanità pugliese – conclude il Segretario regionale della UIL – potrebbe continuare all’infinito, basta rivolgersi a qualsiasi cittadino medio o a qualsiasi lavoratore del settore. Eppure, come se nulla fosse, questa Giunta regionale, operativa da ormai un anno e mezzo, pensa bene di non dotarsi di un assessore al ramo, nonostante la spesa per la sanità corrisponda all’80% del bilancio regionale. Una scelta scellerata, che sta portando un servizio vitale per la società pugliese alla deriva. Una scelta e una dinamica catastrofica che d’ora in poi contrasteremo con ogni mezzo, quotidianamente, come stiamo facendo con i flash mob di questi giorni».