Anna Rossi e Vincenzo Ferreri, esponenti del Comitato Bene Comune fanno il punto della situazione del sulla questione rifiuti in città: «Con uno scarno comunicato il presidente dell’Amiu ha ritenuto di affrontare un problema enorme come quello della necessità di ridurre i rifiuti per evitare l’aggravamento di un’emergenza già da tempo in atto. E a qualche giorno di distanza basta fare un giro per le strade della città per constatare come questo invito abbia miseramente fallito il suo intento: i cassonetti traboccano di immondizia che si accumula in grande quantità tutto intorno  e persino nei bidoni destinati alla raccolta differenziata».

Proseguono: «A proposito di quest’ultima, perché piuttosto che lanciare inutili quanto inefficaci appelli a limitare il conferimento di rifiuti indifferenziati, non ci si adopera per un piano serio per la riduzione dei rifiuti? Se proprio non si riesce ad attivare il porta a porta (a proposito, tra un mese ricorre il compleanno della conferenza stampa con cui veniva solennemente annunciato l’accordo con il Conai per l’imminente avvio della raccolta domiciliare che stiamo ancora aspettando), perché non si approntano strategie realmente incentivanti per i cittadini a differenziare e a ridurre i rifiuti a monte? Sarebbe sufficiente fare una ricerca sul web per copiare le buone pratiche già messe in atto con successo in tanti comuni. Certo il rischio è di trovare poco perché si tratta di soluzioni che i comuni mettevano in atto anni e anni fa, ma, considerata la drammaticità della situazione tranese, è sempre meglio di nulla».

L’analisi del Comitato Bene Comune passa anche per la Regione Puglia: «In questi giorni la Regione ha emesso un bando di oltre mezzo milione di euro per il finanziamento di centri comunali o intercomunali  di raccolta di rifiuti indifferenziati e di impianti di compostaggio di comunità; bando che scade il 27 Novembre. L’Amiu e l’amministrazione si stanno attivando per la presentazione di un progetto che possa concorrere all’aggiudicazione di un finanziamento così prezioso per la nostra città?»

E concludono: «Vogliamo infine ricordare che sono passati già alcuni mesi da quando il consiglio comunale ha aderito alla Strategia Rifiuti Zero, e da pochi giorni lo ha fatto anche il comune di Bisceglie, mentre quello di Barletta vi aveva già aderito da tempo; quindi tutti e tre i comuni dell’Aro in teoria sono pronti per collaborare a questo obiettivo comune. Urge partire dalla costituzione di un osservatorio rifiuti zero, quanto mai necessario, come ha ben spiegato l’esperto Ercolini nella sua recente visita a Trani, per avviare, programmare e controllare il percorso. Cogliamo anzi l’occasione per segnalare l’attivazione di un piccolo corso che avrà luogo a Capannori nei giorni 9-10-11 di Dicembre destinato ad amministratori e attivisti che vogliano apprendere il know-how  per una buona applicazione delle pratiche Rifiuti Zero. Il costo della partecipazione è davvero minimo. Il vantaggio, invece, sarebbe massimo».