Non guadagnano quanto i loro colleghi uomini, non hanno la stessa loro fama, ma sono grintose e tenaci: sono le donne che giocano a calcio. E meriterebbero maggiore considerazione, se solo venissero abbattuti le differenze di genere e i pregiudizi.

Di questo si parlerà nel convegno “Il calcio di – con – per tutti / tutte” che si terrà sabato 6 agosto alle 19.30 presso il chiostro San Francesco, nella omonima via, ad Andria (Bt), patrocinato dal Comune stesso e organizzato in collaborazione con l’associazione “Mai più Chiara” e la società sportiva Fidelis Andria.

Saranno il presidente dell’Apulia Alessio Scarcella e il capitano della squadra di calcio femminile tranese, che ha rinnovato la sua iscrizione in serie B, Irene Spallucci, gli ospiti che rappresenteranno la città di Trani.

Interverranno Flora Benincaso, tutor di orientamento sportivo di calcio, referente dello “Sport casa delle donne del Meditteraneo” di Bari; Elisabetta Cortani, presidente della associazione “Mai più Chiara” e attuale presidente della SS Lazio calcio femminile; Paolo Montemurro, presidente della società sportiva Fidelis Andria; Rosella Sensi, presidente onoraria di “Mai più Chiara” ed ex presidente della associazione sportiva Roma; Alessandra Signorile, presidente della Fc Bari Pink e coordinatrice del consiglio del dipartimento di calcio femminile.

L’incontro, organizzato dal Centro antiviolenza “Riscoprirsi” di Andria nell’ambito del programma antiviolenza “Sfera”, avrà come moderatrice proprio una delle socie del Cav, Roberta Schiralli, e tra gli interventi ci sarà quello della presidente Patrizia Lomuscio, anche ultrà della curva nord della Fidelis Andria. Non mancheranno i saluti istituzionali del sindaco di Andria, Nicola Giorgino, e degli assessori Michele Lopetuso ed Elisa Manta.

Il dibattito servirà a fare il punto della situazione sul calcio femminile in Italia ma anche a parlare di sensibilizzazione sulle differenze di genere.

L’associazione “Mai più Chiara” è dedicata a Chiara Insidioso Monda, ridotta in coma dal suo ex fidanzato, che l’ha barbaramente picchiata. «Scopo dell’associazione – si legge nello statuto – è quello di cercare e possibilmente creare quel cambiamento che parta dalle scuole fino ad arrivare alle Istituzioni per colmare quel vuoto educativo, normativo e culturale che consente a quei “mostri” di “cavarsela”».

I genitori di Chiara stanno pagando le costose cure per la riabilitazione della ragazza, mentre l’autore del gesto, Maurizio Falcioni, ha avuto uno sconto di pena: trascorrerà, forse, 16 anni in carcere.