I migranti ospitati presso la struttura delle Suore vincenziane, in via Mario Pagano, sono quarantasei, tutti giovanissimi e provenienti dall’Africa centrale.

Sono rifugiati politici, non hanno obblighi e possono circolare liberamente. Giunti a Trani poco dopo la mezzanotte, «appena scesi dal pullman si sono messi in fila con gli occhi spalancati, sono entrati uno alla volta in fila, è stato allucinante vedere quanto erano spaventati» dice Debora Ciliento.

Appena entrati nella struttura hanno ascoltato tutte le istruzioni fornite in quattro lingue dall’equipe multilingue dell’associazione Migrantes di don Geremia. «Erano stanchi, a malapena si reggevano in piedi, hanno fatto una doccia e poi hanno vissuto un momento di preghiera – dice Di Lernia -, un momento di commozione e silenzio per ricordare tutti quelli che non ce l’hanno fatta durante il viaggio».

Tra circa venti giorni saranno accompagnati a Canosa, la sistemazione nella struttura di Trani è, infatti provvisoria

È il terzo sbarco nel brindisino in questi ultimi mesi. Ne sono previsti molti altri e il sindaco, con la sua amministrazione, annuncia che: «siamo attivi sotto tutti i punti di vista e a disposizione della Prefettura con la quale dialoghiamo da settimane su questo tema».

Durante l’incontro con la stampa gli assessori hanno dettato le linee guida di quelli che potrebbero essere gli aiuti di cui gli ospiti necessitano: servono indumenti. I punti di riferimento sono l’associazione Migrantes: Via Mauro Spagnoletti, 59, Andria BT. Telefono:0883 890113, oppure l’istituto delle Vincenziane in via Mario Pagano.