Antonio Loconte, coordinatore cittadino di Riva Destra, torna a parlare di Amet chiedendo chiarimenti riguardo la posizione dell’amministratore delegato di A.M.E.T. s.p.a., contemporaneamente Presidente del Collegio Sindacale e presidente effettivo di due società del gruppo SORGENIA s.p.a.: «L’indifferenza mostrata dagli organi interpellati sulla questione (in)compatibilità del dott. Danisi e sull’opportunità della stessa nomina la dice lunga sull’interessamento istituzionale per le sorti di A.M.E.T. s.p.a».

Loconte accusa di non aver mai ricevuto una risposta in questi mesi e di avere ancora dubbi  sulla compatibilità degli incarichi in società che operano nello stesso settore: «L’unica risposta pervenuta, in un clima contraddistinto dall’assoluto menefreghismo dei partiti di maggioranza e opposizione, è stata quella dello stesso dott. Marcello Danisi che ha affermato di essere “compatibile” esplicando le proprie ragioni. Il commercialista “barese” ha confermato le cariche nelle due società del gruppo Sorgenia s.p.a. ma ha precisato di svolgere esclusivamente compiti di vigilanza su osservanza di legge e Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile».

«Sulla sua professionalità e competenza in materia di “vigilanza e controllo”, quindi, nulla quaestio: il dott. Danisi, come da curriculum che A.M.E.T. s.p.a. si è premurata di pubblicare sul proprio sito, ha ricoperto molteplici incarichi come revisore dei conti, presidente e componente  del collegio sindacale in società importanti ed è persino stato nominato curatore fallimentare in numerose procedure. Vista la notevole esperienza maturata sul campo in questo settore (“vigilanza e controllo”), non si spiega la scelta politica della nostra amministrazione di affidare al noto professionista la “gestione” di un’azienda che, ultimamente, non naviga in acque tranquille! Come se l’allenatore di una squadra in crisi di risultati schierasse un forte difensore in attacco» scrivono da Riva Destra.

«Il dott. Danisi, inoltre, ha specificato che il  gruppo SORGENIA s.p.a. “non opera nelle fasi intermedie della filiera energetica, quelle del trasporto, della distribuzione e del bilanciamento che, per legge, sono attività regolate dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas”. Tutto vero, ma dimentica che:  SORGENIA s.p.a. è un trader di A.M.E.T. s.p.a. che acquista energia per rivenderla ai propri utenti; A.M.E.T. ENERGIA, società a totale capitale di A.M.E.T. s.p.a., opera nel mercato libero, quindi nello stesso settore di SORGENIA s.p.a.; dal 2018, con la soppressione del mercato tutelato, ci saranno circa 27 mila utenti di A.M.E.T. s.p.a. “appetibili” che passeranno al mercato libero».

Loconte conclude: «Detto questo, ringraziando il dott. Danisi per essere stato l’unico ad aver risposto alle nostre “sollecitazioni”, apprezziamo l’iniziativa dell’amministrazione per aver sfornato un parere fatto in casa a “costo zero” senza fare ricorso a consulenze esterne da migliaia di euro (vedasi Ziruolo, Madaro) per risolvere questo amletico dubbio».