«Bellissima, con una visuale mozzafiato e con un porto sostanzialmente accessibile». Marco Rossato, 44enne velista vicentino con disabilità motoria alle gambe, promuove Trani e giura di ritornarci presto. Rossato, paraplegico in seguito a un incidente stradale in moto che lo ha colpito circa 20 anni fa, sta compiendo la prima circumnavigazione dell’Italia in solitaria in barca a vela di una persona con disabilità motoria agli arti inferiori.

La sua traversata, nell’ambito del progetto TRISail4all promosso dall’Asd “I Timonieri Sbandati”, ha l’obiettivo di sviluppare progetti sociali che permettano di vivere il mare senza alcuna barriera. Partito il 22 aprile dall’Arsenale di Venezia, Rossato ha da qualche giorno raggiunto la Puglia: 14 le tappe nella nostra Regione su un totale di 63. Il velista è approdato a Trani, ospite della sezione locale della Lega navale, in una circostanza speciale: la giornata europea del mare celebrata in Lega con un open day che ha avuto in lui l’assoluto protagonista.

Occasione perfetta, dunque, per rilanciare, comunicare e diffondere i temi della convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, per parlare di accessibilità in ambito portuale e per rivendicare il diritto al conseguimento, in Italia, della patente nautica per persone con disabilità senza limitazioni. Accompagnato in mare dal suo fedele meticcio, Muttley, Rossato può contare sul supporto, via terra, di un camper con a bordo il presidente della LNI di Desenzano, Daniele Manzini, e Claudio Coletto, socio del medesimo sodalizio. Un sostegno prezioso per i momenti di difficoltà durante la navigazione, non sempre semplice, sul suo trimarano DragonFly.

La straordinaria avventura in barca a vela, sostenuta da diversi sponsor, gli sta permettendo di raccontare la sua storia e di portare avanti le battaglie in difesa dei diritti delle persone con disabilità e soprattutto del mare. «Non prendetemi per un rompiscatole. Rivendicare l’accessibilità dei porti credo sia un diritto di tutti, non soltanto di chi ha problemi di deambulazione. Sotto questo punto di vista, non c’è differenza tra nord e sud. Eccellenze e criticità sono equamente ridistribuite. Sta alla sensibilità delle Amministrazioni locali cogliere l’importanza di intervenire per migliorare le infrastrutture: porti più accessibili si traducono in economia per il territorio». Rossato sta inoltre raccogliendo campioni marini per capire la condizione di “salute” del mare italiano. I campioni, tre per ogni tappa, serviranno a rilevare le microplastiche presenti in acqua: «I danni che la plastica sta causando all’ambiente non sono di poco conto. Le statistiche dicono che se ne buttano in mare circa 1378 tonnellate all’ora. Non ci rendiamo conto che questo materiale diventa centrale nella catena alimentare dei pesci, finendo poi sulle nostre tavole. Un vero disastro».

«La storia di Rossato deve essere un esempio per tutti noi. In una giornata così speciale, dedicata al mare a livello internazionale, facciamo nostra la sua causa, sostenendola convintamente» ha spiegato il presidente della Lega navale di Trani, Giuseppe D’Innella, che ha donato al velista, a nome della sezione, un crest della sezione. Presente in Lega anche il delegato regionale della LNI, Andrea Retucci. «Non esiste barriera che non possa essere abbattuta. Molto spesso siamo noi a creare ostacoli laddove non ve ne dovrebbero essere. Auguriamo a Marco Rossato le migliori fortune con le sue battaglia e gli auguriamo di godersi appieno le meraviglie della nostra splendida Puglia».