Alle prime ore di domenica mattina i Carabinieri di Barletta, hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di Colafrancesco Matteo, 39enne di Monte Sant’Angelo e Colafrancesco Giuseppe, 49enne, censurato di Rutigliano, perché ritenuti responsabili, unitamente ad altri soggetti indagati, dei reati di concorso in detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di marijuana nei comuni di Trani, Monte Sant’Angelo, Manfredonia e Brindisi da aprile a novembre 2013 e concorso in estorsione aggravata dal metodo mafioso.

La misura restrittiva in carcere, disposta dal GIP del Tribunale di Bari, è arrivata dopo aver appurato che i fratelli Colafrancesco avevano creato un importante traffico di marijuana dal 2013 al 2016 ed inoltre si erano resi responsabili di una manovra estorsiva nei confronti di un loro acquirente, Colangelo Luigi, che non aveva ottemperato al pagamento di una consistente partita di droga. Quest’ultimo, unitamente ai due fratelli di Terlizzi, Gioacchino e Vincenzo Baldassarre, faceva parte di un autonomo sodalizio criminale dedito all’attività di narcotraffico nel Comune di Monte Sant’Angelo.

A fondamento dell’impianto accusatorio vi sono le dichiarazioni di più collaboratori di giustizia. Le indagini condotte dai Carabinieri di Barletta hanno riscontrato, mediante attività di intercettazione, l’esecuzione di pedinamenti e di videoriprese, le dichiarazioni dei collaboratori, consentendo di documentare come i Colafrancesco, avessero a più riprese rifornito il sodalizio criminale del Colangelo e dei fratelli Baldassarre, con ripetute cessioni di rilevanti partite di marijuana, quantificabili complessivamente in circa 2.300 kg.

Proprio il mancato, completo pagamento di una di queste partite di droga da parte del Colangelo, aveva indotto i fratelli Colafrancesco a minacciare reiteratamente di morte il padre di Colangelo. L’indagine ha coinvolto altre 5 persone rimaste indagate in stato di libertà. Mentre Colafrancesco Matteo è stato associato alla Casa Circondariale Militare di Santa Maria Capua Vetere ed il fratello Giuseppe alla Casa Circondariale di Bari.