Il mare come confine, il mare come inizio, come meta, come orizzonte culturale: da una parte noi, dall’altra loro, chi viaggia per speranza, chi viaggia per diletto, chi è costretto a rimanere a guardare, quell’antico idioma che non si riesce a decifrare, per dirla alla Borges. L’11 aprile, a Trani quattro esperti del mare condivideranno il loro punto di vista sul pianeta blu. Felice Di Lernia, Ferdinando Boero, Antonio Capacchione e Aldo Patruno: dai cambiamenti climatici agli uomini che migrano, dalle pressioni dell’Europa alle popolazioni che temono il mare. Quattro chiavi di lettura, quattro storie, quattro relatori che racconteranno il mare, il suo presente e il suo futuro. Turismo, cultura, natura e economia.
«Abbiamo voluto iniziare dal mare il nuovo ciclo di riflessioni dei Colloqui di Martina Franca», afferma Vincenzo Barbieri, presidente del consorzio Costellazione Apulia, «L’edizione del 2017 segna l’inizio del triennio durante il quale ci confronteremo sul futuro che ci vedrà coinvolti attivamente come cittadini e imprenditori in cui sarà indispensabile coniugare il valore della cultura e del territorio per superare i limiti della globalizzazione, L’edizione di quest’anno avvia una nuova esplorazione per capire a fondo le trasformazioni in atto e disegnare possibili modi di (re)agire. Iniziamo studiando i fenomeni che riguardano i territori, le culture, le risorse primarie, le popolazioni e i cambiamenti climatici. Lo facciamo confrontando numeri e tendenze sia su larga scala (mondiale) sia su scala locale (regionale), per poter comprendere la situazione reale nella quale operiamo come individui, comunità, imprese».