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Gli ultimi episodi di cronaca hanno “gettato” la città nello sconforto. Se ne parla ovunque e ne parlano tutti: nei bar, nei supermercati, all’uscita delle scuole. Un sentimento accomuna tutti: la paura.

Tuttavia le forze dell’ordine rassicurano i cittadini: «Oggi la situazione è sotto controllo e costantemente monitorata dalle forze dell’ordine. La stampa ha esagerato nei paragoni, non siamo tornati al clima degli anni ’80-’90».

Il Procuratore generale di Bari, Giuseppe Volpe e Pasquale Drago, procuratore aggiunto di Bari, hanno sottolineato come influenza reciproca tra le varie forze dell’ordine e le strutture giudiziarie,l’incrocio di dati ed indagini, hanno permesso prima di smantellare una banda dedita alle estorsioni e dopo qualche giorno di interrompere la scia di sangue che si sarebbe potuta scatenare dopo l’omicidio Mastrodonato con varie vendette tra le due “parti” coinvolte in quello che potrebbe essere una guerra di divisione delle zone di spaccio in città o, come detto in conferenza stampa, «per lo spaccio in zona Sant’Angelo».

Il capitano dei Carabinieri della Compagnia di Trani, Giovanni Alfieri, ha dichiarato che con queste operazioni è stata bloccata «La crescita di un gruppo criminale che si stava espandendo a Trani e nel nord-barese. Abbiamo dato inoltre una risposta immediata ad un gravissimo delitto, quello del Mastrodonato». Pasquale Drago ha inoltre ricordato la marcia per la legalità di sabato 4 marzo, invitando la cittadinanza ad una cultura della collaborazione con la giustizia, perché tutti, in qualche maniera, siamo coinvolti.

«Noi speriamo che si riesca ad arrivare a sentenza di condanna definitiva. Il nostro obiettivo è quello di allontanare questi soggetti, per un congruo numero di anni, dal territorio. Di estraniarli. Se dovessero rientrare e ritrovare legami, il nostro impegno non sarà straordinario. Li terremo costantemente sotto controllo, li teniamo d’occhio tutti i giorni. Questo è l’impegno che abbiamo assunto e continueremo a mantenere» conclude Pasquale Drago.