«Tutto ma tutto finito nel nulla più assoluto come sempre. Processo avviato per mezzo di migliaia di esposti anonimi contro un Ufficiale di Polizia Giudiziaria, Antonio Modugno, che dava molto ma molto fastidio e doveva essere eliminato dal territorio e dalle scene! Processo concluso in Bari il 17/11/2016 e durato circa 12 anni».

Sono queste le parole del colonnello Antonio Modugno, ex comandante della Polizia Municipale che fra il 2003 e 2004, dirigeva il Corpo di Casamassima e che nel 2008 svolgeva a Trani un alto incarico presso il Comune, Comandante dei Vigili urbani e dirigente della prima e sesta ripartizione. Nell’ambito di un’inchiesta su presunti esami truccati nel concorso per l’assunzione di nuovi vigili, Modugno è stato processato per abuso d’ufficio e falso in quanto, presidente della commissione esaminatrice, avrebbe condizionato lo svolgimento del concorso per consentire ad alcuni candidati, parenti, di essere vincitori della prova ed ottenere l’assunzione.

A fare scattare l’inchiesta, erano stati una serie di esposti anonimi, dai quali Modugno si era sempre difeso: «Non ho agevolato alcun parente. Infatti, al concorso pubblico in questione, regolarmente svolto (tutti i vincitori dello stesso, sono regolarmente in servizio nel Comune di Casamassima), non ha partecipato alcun candidato mio parente, né amico, altrimenti come per legge, mi sarei dovuto dimettere da quella commissione concorsuale. Le lettere anonime? Erano arrivate già prima che il concorso pubblico sotto inchiesta di cui si contestano gli esiti si svolgesse».

L’inchiesta si è conclusa proprio negli scorsi giorni e ha scagionato il colonnello da ogni responsabilità.