Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma di Andrea Ferri, consigliere comunale di FdI Trani:
“Se Bottaro risponde a Nigretti io rispondo a Bottaro.
Leggendo il botta e risposta tra Sindaco e AD Amet emerge un dato assai confortante, finalmente la nostra Municipalizzata dopo anni di “buio” ha un cda aziendalista…
Personalmente ho apprezzato la nota dell’avvocato Nigretti che chiarisce alla cittadinanza, con l’accuratezza di chi ha un punto di osservazione privilegiato, come siano andate le cose e soprattutto preannuncia le future fasi delicate a cui Amet va incontro.
L’avvocato Nigretti con coraggio ha espresso le sue perplessità sulle operazioni passate e con lucidità cerca di affrontare quelle future, con la responsabilità di chi deve preoccuparsi anche e non solo di salvaguardare i dipendenti e le loro famiglie.
Invece non ho apprezzato la risposta che il Sindaco ha riservato al suo AD quasi a volerlo rimproverare per la frettolosa esigenza di esternare le sue valutazioni. Non solo, il Sindaco sulle cessioni a privati della pubblica illuminazione e sulle future cessioni di parcheggi e Darsena si rifà a delle prescrizioni degli ispettori del Mef e alla Legge che proibiscono in maniera categorica l’affidamento diretto a società ,che se anche a totale capitale pubblico, in realtà non sono società in house.
Quello che è mancato ad Amet in questi anni è stata una continuità amministrativa, infatti sono diversi i cda che si sono susseguiti, molti dei quali non hanno potuto concludere il loro mandato, interrompendo la gestione aziendale e rendendo impossibile una programmazione a medio-lungo termine, nonostante fossero note le scadenze e si imponesse altresì l’esigenza di una ristrutturazione di Amet.
E’ doveroso ricordare che, nonostante il consiglio comunale si sia espresso all’unanimità sulla esigenza di ricevere da Amet un piano industriale, lo stesso, dopo circa tre anni non è stato ancora prodotto, complice proprio quella discontinuità amministrativa che ne deriva dai continui valzer di nomine.
Considerando che dal 2015 c’è la stessa maggioranza al governo della Città e che la stessa è chiamata a nominare i cda delle municipalizzate, la responsabilità di quanto sta accadendo e accadrà è solo politica!
Concludo con una riflessione..
Il Sindaco afferma che non esistono amministrazioni che non affiderebbero a società partecipate lavori o servizi se fosse possibile. Considerando quindi che Amet non sia una società in house (sul punto personalmente continuo a nutrire qualche dubbio) perché non affidare allora la sosta a pagamento ad Amiu?
Infatti con delibera di consiglio comunale nr. 51 del 28 luglio 2017 l’amministrazione Bottaro ha variato lo Statuto di Amiu (certamente società in house), approvato dall’Assemblea Straordinaria del 27/10/2017 inserendo all’ articolo 2 “OGGETTO SOCIALE” alla lettara P “gestione parcheggi e parchimetri”. Perché se c’è la soluzione del servizio in house si procede con una gara con il rischio che il servizio non sia più pubblico?”.