“Morte e Rinascita del teatro comunale di Trani” è il titolo scelto per l’evento co-organizzato dall’Associazione “prof. Mauro Cignarelli”-ODV e dal Comune di Trani che si terrà il 27 aprile p.v. presso la sala Ronchi della biblioteca comunale di Trani (ore 16.15).

L’evento è rilevante per la città in quanto a distanza di 81 anni dal bombardamento del teatro S. Ferdinando di Trani, oggi c’è la possibilità e la volontà concreta degli amministratori, delle associazioni e di tanti comuni cittadini di unirsi dibattere progettare per far rinascere un nuovo teatro dalle fondamenta del teatro Supercinema, che l’amministrazione ha deciso recentemente di acquistare insieme al cinema Impero.

«E’ il primo passo – scrive Antonio Sasso, Presidente dell’Associazione Prof. Mauro Cignarelli – di un possibile risveglio civile e culturale della nostra città. Il programma prevede d’apertura un richiamo alla storia del teatro S. Ferdinando, reso interessante dalla citazione di episodi particolarmente significativi  e di aneddoti, dalla sua apertura nel 1792 alla chiusura in seguito ai danni riportanti nel  bombardamento della città il 27 aprile del 1943.

Il teatro poteva essere riscostruito ma ciò incredibilmente non avvenne e  l’edificio dismesso venne rimosso nel 1956, mentre era sindaco Francesco Paolo Mongelli. Questo episodio così curioso e poco edificante merita un approfondimento e  sarà oggetto di dibattito: quali motivazioni spinsero i tranesi e l’amministrazione dell’epoca a cancellare una memoria così importante della città?

Quindi si parlerà del piano messo in cantiere dal Comune  per la ricostruzione del nuovo teatro comunale di Trani dalle fondamenta di un edificio dismesso, il Supercinema, che fu teatro e cinema insieme, costruito negli anni ’20 del ‘900, caratterizzato da un grande palcoscenico, una buona acustica e una notevole ricettività (circa ottocento posti).

Verrà infine presentata l’iniziativa del Circolo prof M. Cignarelli: il protocollo d’intesa (cui finora hanno aderito venti associazioni cittadine), per chiedere all’amministrazione comunale un tavolo di co-progettazione e d’integrare la ricostruzione del nuovo teatro con l’apertura di una scuola degli artisti e dei professionisti dello spettacolo.

Il nuovo teatro avrà più facile garanzia di successo se sarà non solo luogo di rappresentazione ma anche di produzione degli spettacoli, con la valorizzazione dei talenti  locali».