Etica, genio e scienza. E ovviamente ingegneria. Sono le quattro parole chiave che gli ingegneri della sesta provincia pugliese hanno scelto di incorniciare e affiggere sulla parete d’ingresso della loro nuova “casa”, inaugurata ieri a Trani. Termini che esprimono i valori fondanti di una professione che regola e progetta i servizi della società contemporanea.
La nuova sede si trova in Corso Regina Elena 14, in un antico palazzo nel centro storico della città. Un luogo che mira a diventare non solo punto di aggregazione ma anche opportunità di confronto con le realtà della comunità pugliese. “Non sarà soltanto una sede amministrativa – ha detto Antonella Cascella, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia BAT – ma anche e soprattutto un luogo culturale, di formazione, crescita e incontro dell’intera categoria che conta oltre mille iscritti. In questo modo vogliamo continuare il percorso di crescita iniziato da tempo dove tecnica, innovazione e formazione rimangono le tre parole chiave che contraddistinguono la nostra professione”.
Diversamente dalla precedente, la nuova sede è caratterizzata da un’aula di formazione molto più capiente che consentirà di svolgere l’attività formativa in sede. All’inaugurazione presenti i rappresentanti delle istituzioni, i professionisti degli altri ordini e gli iscritti all’Ordine che, dopo il taglio del nastro, hanno ascoltato la Lectio magistralis della professoressa Tullia Iori, docente di ingegneria strutturale all’Università di Tor Vergata di Roma. “Con la Lectio della professoressa abbiamo ascoltata quella che è stata la storia dell’ingegneria” ha continuato Cascella. “Per noi che cambiamo sede e che cerchiamo di mettere le radici in un altro posto è stata opportuna ed attuale la sua lezione”. L’ordine degli Ingegneri della Provincia BAT mette radici più solide e investe sul futuro. “Non ci piace considerarlo un nuovo inizio  ma il prosieguo di un lungo lavoro iniziato 18 anni fa” conclude la presidente. “Il nostro obiettivo è quello di essere presenti sul territorio, anche al fine di essere un collante con le istituzioni locali, provinciali e regionali”.