Proseguono le indagini dopo l’apertura di un fascicolo d’inchiesta da parte della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari per capire chi abbia architettato l’allarme bomba di lunedì mattina alla stazione di Trani ed eventuali collegamenti con altri allarmi scattati contemporaneamente nei pressi delle stazioni di Barletta e di Bari Palese. Allarmi che hanno riguardato anche le scuole evacuate e chiuse sino al cessato pericolo. Al vaglio le immagini delle telecamere di video sorveglianza che dovrebbe aver ripreso certamente chi ha lasciato quel borsone con all’intero 12 ampolle con un liquido collegate ad un cellulare tramite dei fili ed una batteria, così come chi ha affisso quei fogli di carta con minacce scritti a penna. Al momento si indaga anche per terrorismo, inchiesta a carico di ignoti. Le misure di sicurezza messe in campo a Trani, anche quando si è palesata una possibile minaccia biologica, sono state esemplari. A confermarlo è stato il comandante dei Carabinieri della BAT, il col. Massimiliano Galasso, intervenuto nella trasmissione Spazio Città condotta da Roberto Straniero.

Quanto ritrovato nel borsone e la sua pericolosità, soprattutto in riferimento ai liquidi, è ancora al vaglio degli inquirenti. In attesa di riscontri, ha aggiunto il Col. Galasso, non si può escludere nessuna pista. Il servizio.