«Nell’ambito del Contratto di Quartiere vennero espropriate le aree per la realizzazione dei parchi a servizio del quartiere Sant’Angelo. Tra questi ve n’era uno particolare, richiesto con un emendamento in consiglio comunale dell’allora Consigliere comunale Luigi Riserbato, successivamente eletto Sindaco. Era il Parco Scuola per l’educazione dei bimbi alla circolazione stradale e al rispetto della segnaletica, localizzato alla fine di via Giacchetti, all’intersezione con via Andria, a servizio anche del quartiere Petronelli. Quell’idea si è concretizzata e il Parco è stato realizzato». Lo scrive in una nota il consigliere comunale della Lega, Gianni Di Leo.

«Ovviamente la sua realizzazione ha fatto parte del più generale e continuo rullio di tamburi mediatico a cui le sinistre al potere ci hanno abituato in questi ultimi anni. Il Parco è costato quasi un milione di euro di soldi pubblici ed è stato completato nella prima metà del 2022.

Infatti a giugno del 2022 la fanfara mediatica annunciava l’attivazione di una procedura di evidenza pubblica per individuare una ditta che dovesse gestire il Parco, e cioè il chiosco-bar, le automobiline per i bambini da usare nelle piste, arredi ludici, nonché la gestione delle aree verdi e degli impianti elettrici.

A gennaio del 2023 arriva il grande  annuncio:  la gestione del Parco sarà affidata ad una ditta di Cerignola, grande attenzione del sindaco, area riqualificata… bla, bla, bla.

Siamo arrivati a marzo 2024, è passato più di un anno dalla gara per la gestione e un biennio dalla fine dei lavori, e invito gli organi di stampa ad andare a verificare lo stato del Parco: erbacce alte a rischio incendio delimitano le piste, non c’è ombra di automobiline e attrezzature ludiche e ovviamente non vi è alcun gestore.

Il tutto con l’aggravante che vengono spesi altri soldi pubblici per altre iniziative in tema di sicurezza stradale, da segnalazione alla Corte dei Conti .

In sostanza l’area era abbandonata e oggi lo è ancora, facendo parte dei vari cantieri che iniziano e poi inspiegabilmente si bloccano. La cosa grave è che i residenti del quartiere non levano manco più voci di protesta, perché sono talmente abituati allo sfacelo (ex pinetina di via Andria alias distruzione dell’unico polmone verde del vicino quartiere) che sono diventati apatici e disillusi…poi ci lamentiamo quando non vanno a votare.

I cittadini non vanno a votare perché non nutrono più fiducia nelle istituzioni e sugli uomini che scelgono per rappresentarle.

È evidente che chiederò ai rappresentanti delle sinistre e al loro capo che fine abbia fatto la ditta di Cerignola che si aggiudicò la gara di gestione, come mai non si fa comunque la manutenzione del verde da più di un anno, coma mai facciano diventare le periferie ancor più periferie, alla faccia delle chiacchiere che per anni hanno propinato».