Oggi voglio dare spazio al grido di dolore di un cittadino tranese. Parlo espressamente di “grido” perché voglio a maggior ragione contrapporlo al silenzio snervante, complice, vigliacco, di una politica tranese che subisce e fa subire ai cittadini una depredazione continua e costante, a dosaggio lento e cadenzata nel tempo, come se si trattasse di una specifica strategia. Nell’ intervento del signor Martiradonna che pubblichiamo integralmente ed in esclusiva, si fa riferimento all’ennesimo trasferimento, stavolta del “Day Surgery oculistico”, portato da Trani a Bisceglie. Ecco il testo. Se potete, indignatevi. La politica, nel frattempo, come detto, tace, come da trent’anni a questa parte.

“ll.mo sig. Sindaco buongiorno,
come sta? Sta bene? Mi perdoni se, mio malgrado, date le circostanze, sono qui ad “importunarLa”. Io, sono il sig. Luigi Martiradonna, “TRANESE DOC”. A tal proposito, Le chiedo , se è a conoscenza (certo che sì ) dell’ennesimo scippo perpetrato ai danni del nostro PTA trasferendo il “day surgery” oculistico presso l’ospedale di Bisceglie. Per questo ipotizzo, dovendo “promuovere” una realtà piuttosto che un’altra, hanno pensato bene di fare un pacchetto completo, trasferendo anche il day surgery. Tanto uno scippo in più o uno in meno cosa volete che sia? Vorrei specificare che se l’ospedale di Bisceglie necessiti di un reparto di oculistica, nessuno griderebbe allo scandalo. Questo però non significa che debba essere necessariamente sottratto al PTA e alla città di Trani. Ritengo tutto questo “sacrilego”.

E’ palese come la politica dei confinanti biscegliesi sappia ben difendere a spada tratta il proprio territorio, regalando al suo cittadino una condizione di vita serena dal punto di vista sanitario ma, per l’occasione, arrogandosi il diritto di venire a far spesa “scippando” in casa altrui. Contrariamente a quanto accade per manifesta e deliberata incapacità della nostra politica tranese, per cui è sempre meglio stare alla finestra. Aspettando che la nottata passi, come diceva Eduardo de Filippo: “addà passà ‘a nuttata” meglio sonnecchiare o prostrarsi, che difendere alzando la voce per il proprio territorio.

Ormai Trani è divenuta un SUPERMERCATO DELLO SCIPPO.

Ipotizzando che Lei, sindaco, nulla sapesse, ora lo sa, quindi faccia qualcosa perché i buoi rientrino. I tranesi sono ARRABBIATISSIMI, stanchi di subire il disagio di simili nefandezze. Tuttavia, è comprensibile in quanto Lei è uno “straniero”, indi, poco interessato alle problematiche della città.

E’ ora di porre fine a questa EMORRAGIA, con questi continui sberleffi, che subiamo sin dal lontano 1808 allorquando per mano di Gioacchino Murat, fu trasferita l’allora Intendenza da Trani a Bari, e nel 1923 ad opera di Mussolini, la sede della Corte di Appello Delle Puglie, sempre da Trani a Bari. E tanti altri scippi…

Considerando che non c’è limite alle sorprese, nulla stupisce che si voglia far concorrenza a Totò e Nino Taranto, che si vendevano la fontana di Trevi, in “TOTO’ TRUFFA” film del 1961; chissà, un dì, svegliandoci, scopriremo che hanno trasferito o venduto il Castello federiciano o la Cattedrale. Mai dire mai alle sorprese. Certo che quanto scritto “non fa una grinza”, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.”

Luigi Martiradonna
(cittadino arrabbiatissimo)