Sfiga allo stato puro per i tranesi? Combinazioni astrali sfavorevoli per qualche litigio tra qualche inutile assessore tranese sfaccendato ed il mago Otelma? Seminatori notturni di zizzania e diserbanti in agguato? Cari lettori, cari cittadini non sappiamo proprio dirvelo ma nelle ultime ore abbiamo scoperto che un altro soggetto che aveva vinto a Trani un appalto da quasi un milione di euro, Claudio Favellato di Isernia, che opera nel settore della costruzione di reti idriche, strade e sistemazioni idrauliche è agli arresti domiciliari. I lavori della ditta di Favellato a Trani riguardano il ripascimento e rifacimento della costa ai piedi della villa comunale, quelli che dovrebbero portare alla spiaggia ai piedi dell’ ex acquario, ora abbandonato, così come abbandonato appare lo stesso cantiere nella zona sud della villa, con atti vandalici e uomo “senza fissa dimora” infilatosi di soppiatto nel gabbiotto del cantiere e poi colpito a pietrate dagli stessi vandali che hanno cercato di ribaltare lo stesso gabbiotto del cantiere in cui il poveretto aveva cercato riparo.

Tornando a Favellato, l’inchiesta di cui sopra che lo vede implicato, ha coinvolto anche Gabriele Visco, figlio dell’ex ministro delle Finanze, arrestato dai finanzieri del Nucleo Speciale Polizia Valutaria di Roma, insieme allo stesso Claudio Favellato, ( ordinato anche un sequestro preventivo, pure “per equivalente”, per circa 230 mila euro); all’avvocato Luca Leone di Roma, e all’ex consigliere comunale di Alleanza nazionale in Campidoglio, Pierluigi Fioretti. Le accuse contestate a vario titolo sono di corruzione e traffico d’influenze.
La procura, con a capo Francesco Lo Voi, ha diffuso un comunicato in cui non vengono fatti i nomi degli indagati, come stabilito dal decreto sulla presunzione d’innocenza siglato dall’ex ministro della Giustizia Marta Cartabia.
“L’indagine ha consentito di ipotizzare – si precisa in una comunicazione della procura – un sistema di relazioni illecite diffuso e consolidato nel quale un ex dirigente pubblico, con la mediazione di un imprenditore romano, avrebbe favorito, a fronte di oltre 4 milioni di euro, ad una società riconducibile ad un costruttore e tentato di agevolare l’assunzione presso una partecipata pubblica di una persona vicina a quest’ultimo”.
Per tale questione la procura contesta a Visco il reato di traffico d’influenze e indaga sui due imprenditori: Favellato come presunto beneficiario finale, e Fioretti come intermediario. Quest’ultimo, ex componente nel Fronte della Gioventù, poi iscrittosi in Alleanza Nazionale e successivamente con La Destra di Francesco Storace.
Ricapitolando: dopo l’ interdittiva antimafia per l’ impresa del parco delle Tufare, e dppo l’indagine sulla City GREEN, saremmo al… triplete.