Riceviamo e pubblichiamo un testo scritto da un nostro lettore, con alcune segnalazioni degne di rilevanza:

“A Trani esiste da tempo una passione smisurata verso la fisica, al punto che la città ne è sempre più un laboratorio diffuso e a cielo aperto.
Questa volta la sperimentazione di cui voglio parlare riguarda la relazione tra due importanti teorie: la legge di inerzia e quella sulla relatività del tempo.
Probabilmente, qualcuno potrà dire di non essersene accorto e si sta chiedendo dove e come questo esperimento si stia svolgendo e se sia possibile assistervi.
La risposta è presto data. Certo che si può assistere ed è in corso ventiquattr’ore su ventiquattro.
Basta recarsi all’altezza del civico n° 34 di Via delle Crociate, dove in corrispondenza di un tombino è presente una buca profonda una ventina di centimetri e larga 15x 12 cm., peraltro, ripetutamente segnalata alla Polizia Municipale.
A questo fine, sabato mi sono recato presso il Comando dei Vigili e nel pomeriggio ho anche avvicinato una pattuglia in transito in Piazza Libertà, il cui equipaggio confermava che la centrale aveva trasmesso la segnalazione, ma, allo stesso tempo, evidenziava a me e al mio amico, che sarebbe intervenuta un’altra pattuglia, delle tre, che quella stessa sera erano in servizio.
Passati invano alcuni giorni, ho ritenuto che sicuramente i Vigili abbiano avuto cose più importanti e più urgenti da fare; invece, mi sono ricreduto e ho compreso che su quel marciapiede è in atto un particolare test di fisica avente ad oggetto le suddette teorie.
E’ anche vero, che qualcuno più attento di me, potrebbe dire che di esperimenti del genere, in città se ne svolgono tanti, viste le buche (per usare un eufemismo) presenti su gran parte dei marciapiedi e delle strade tranesi, tanto da essere considerate ormai connaturate agli stessi.
Ma, allora, come si realizza l’esperimento in parola? E’ molto semplice.
Si lascia che il tempo scorra lentamente e chi è tenuto ad intervenire continui a rimanere inattivo.
Ora, però, mi sorge un dubbio: non è che si vuole svolgere l’intervento richiesto ricorrendo alla tele o psicocinesi, cioè spostando gli oggetti e i corpi con il pensiero?! O attraverso le onde gravitazionali??
Certo è che, intanto, a Trani da tempo si pone in atto un altro fenomeno fisico: la liquefazione dell’attenzione verso i cittadini. Con questo non voglio riferirmi alla mancata considerazione della segnalazione in questione, ma di coloro che malauguratamente dovessero rimanere vittime dell’insidia della buca di cui all’allegata foto…”.

Nicola Ulisse