Dieci anni di reclusione: è questa la condanna inflitta nei confronti di un 69enne tranese, accusato di aver abusato sessualmente, in più occasioni, della nipotina di 9 anni. La sentenza è stata pronunciata ieri dal Gup del Tribunale di Trani, Anna Lidia Altamura, che ha ridotto di quattro anni la pena che era stata invocata dal Pubblico Ministero, Francesca Valerio.

L’uomo, arrestato circa un anno fa, si trova ai domiciliari da alcuni mesi. Le indagini, condotte dalla Polizia, hanno fatto luce su una torbida storia di molestie alle quali la piccola sarebbe stata sottoposta quando si fermava a dormire a casa della nonna oppure durante i periodi di vacanza trascorsi in compagnia dello zio.

A far scattare l’attività investigativa, una denuncia presentata dalla madre della bambina: la donna aveva trovato, tra i fogli della figlia, una lettera scritta dalla piccola e indirizzata a lei, nella quale faceva riferimento ad un segreto inconfessabile.

La minore è stata ascoltata dagli inquirenti, nel febbraio scorso, nell’ambito di un incidente probatorio: assistita da una psicologa, la piccola avrebbe confermato gli abusi dello zio e le sue dichiarazioni sono state ritenute pienamente attendibili dalla psicoterapeuta forense. A pesare sulle accuse rivolte allo zio, anche una consulenza medica, che ha accertato come la piccola abbia subito rapporti sessuali.

Dal canto suo, l’uomo si è sempre proclamato innocente.