Commenta così il provvedimento sul Super Cinema e il Cinema impero il consigliere e segretario di Sinistra Italiana, Luca Morollo:

«Ieri in Consiglio Comunale abbiamo approvato l’acquisto da parte del comune degli immobili denominati “Cinema Impero” e “Super Cinema”; dopo anni di totale immobilismo la nostra città torna ad investire sul proprio patrimonio culturale e sul proprio futuro. Dal primo giorno del mio insediamento ho sempre sottolineato in V Commissione e in Consiglio Comunale questa necessità per tutta la città e soprattutto per gli operatori del settore, costretti ad organizzare i loro eventi in strutture private o anche fuori dalla nostra città. Oggi possiamo dirci soddisfatti per lavoro svolto per questo provvedimento epocale non solo per la nostra città, ma di tutto il territorio. Questi due immobili, insieme al futuro contenitore culturale che si andrà a realizzare presso l’ex macello, daranno un nuovo volto alla città. Con l’acquisto scongiuriamo un futuro più “commerciale” per due immobili storici situati nel cuore della città, evitando anche nuove ed inutili edificazioni. La strada è avviata, sono conscio che il percorso non sarà facile e che sarà importante costruire un percorso di coprogettazione e partenariato tra pubblico e privato per evitare ogni tipo di errore sulla gestione».

Si esprime così invece l’Assessore al patrimonio Mino Di Lernia: «Le parole chiave che caratterizzano il provvedimento approvato ieri in consiglio comunale sull’acquisto del Supercinema e dell’Impero sono Patrimonio e Cultura. Un provvedimento che mette insieme e unisce gli ambiti e le deleghe di cui sinistra Italiana Trani si è occupata in questi anni per questa amministrazione, e questo significa essere passati dalle parole ai fatti. Siamo orgogliosi di essere stati parte attiva della squadra che ha portato a compimento questo risultato».

Chiude Di Lernia: «Chi mi conosce sa perfettamente che sono tanto realista quanto concreto, pertanto riconosco che adesso il compito di realizzarlo non sarà cosa semplice, ma è anche vero che dopo sarà bellissimo. Parafrasando i versi sui quali ci apprestiamo a chiudere il 2023, per prepararci ad un 2024 altrettanto epocale grazie a tutti i cantieri che partiranno, possiamo dire che se la domanda fosse “cosa resterà di questi anni” la risposta sarebbe semplicissima: “essere stata l’amministrazione che ha investito in patrimonio… culturale”».