Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Associazione Cittadinanza Attiva OIKOS Trani APS, Associazione Esposti Amianto e rischi per la salute, Codacons sede locale di Trani, Movimento Civico Articolo 97 Liberi e Trasparenti, e UILDM sezione di Trani:

«Le sottoscritte associazioni, nell’assoluta necessità di ristabilire la verità di fatti e circostanze verificatisi in occasione della convocazione della Consulta Ambientale della città di Trani sul verde pubblico del 30 novembre scorso, contestano e respingono energicamente il comunicato pubblicato nella sezione Notizie sul sito istituzionale del Comune di Trani.

Innanzitutto, va detto che la convocazione dell’organismo consultivo è avvenuto in modo irrituale, in quanto tardivo, soltanto 48 ore prima della riunione anziché 5 giorni prima, come da regolamento (art. 4 del Regolamento della consulta per l’ambiente).

Il comunicato del Comune riferisce non essersi formalmente tenuta, per mancanza del numero legale, la riunione della Consulta e che, per mero spirito collaborativo, il vicesindaco con delega al verde e l’assessore all’ambiente hanno deciso di “rendere fruttuoso” l’incontro e di affrontare le tematiche sul verde pubblico, in modo particolare l’abbattimento degli alberi.

La Consulta è costituita da 22 associazioni (come da elenco allegato in archivio) sulla carta perché molte di queste non hanno mai partecipato alle riunioni. A quella del 30 novembre 2023 erano presenti 7 associazioni su 22. Se sussistono dubbi si renda noto l’elenco delle associazioni ammesse alla Consulta anche in relazione alle previsioni dell’art. 4 del regolamento. Tuttavia, l’assessore all’ambiente e il vicesindaco con delega di assessore al verde non potevano non conoscere il regolamento della Consulta che prevede l’esclusione delle associazioni che siano mancate ad almeno tre convocazioni consecutive senza motivazione e non potevano ignorare l’avvenuto scioglimento del comitato cittadino “Pozzo Piano” che aveva a suo tempo comunicato il recesso dalla Consulta e della rinuncia di un’altra componente “Legacoop” (allegate n.2 comunicazioni in chat dei delegati).

Con la presente si stigmatizza il comportamento scorretto del vicesindaco, assessore al verde, che ha voluto attribuire alle associazioni presenti alla riunione del 30 novembre una valenza informale pur nella consapevolezza della irritualità della convocazione e quindi della mancata applicazione dell’art. 6 comma 2 del regolamento e della presenza alla riunione di un numero di associazioni ben oltre un terzo dei rappresentanti che avrebbero reso valida la costituzione dell’organismo ancorché in seconda convocazione.

Tanto per amore di verità e correttezza.

Emblematico il dilettantismo e l’arroganza mostrati dal vicesindaco anche in questa occasione, le cui conseguenze i cittadini riscontrano nella quotidianità.

Le associazioni sottoscritte chiedono che l’amministrazione dichiari l’immediata esclusione delle associazioni fantasma che impediscono il buon funzionamento della Consulta Ambientale e l’efficacia delle proposte delle altre che con spirito di collaborazione e cittadinanza suggeriscono.

La presente è inviata anche al Segretario Generale affinché verifichi la corretta costituzione della riunione della Consulta Ambientale tale tenutasi in data 30/11 u.s. e ne ratifichi i contenuti coma da registrazione conservata agli atti.

Il coinvolgimento del Segretario affinché ripristini la regolarità dell’ultima riunione non esclude l’esclusione contestuale delle associazioni che non partecipano».