Si è svolto mercoledì all’auditorium san Luigi di Trani il convegno dal titolo “Il futuro della sanità pubblica” promosso dalla consigliera regionale del Pd, Debora Ciliento. L’iniziativa, moderata dal giornalista Nico Aurora, ha visto la partecipazione dell’assessore regionale alla sanità Rocco Palese, del consigliere regionale Pierluigi Lopalco e del direttore sanitario della Asl Bat Alessandro Scelzi. A parteciparvi medici, cittadini, associazioni e politici.

“Quello italiano – esordisce la consigliera Ciliento – è sempre stato considerato il sistema sanitario modello per tanti Paesi, ma, tuttavia, oggi si trova ad affrontare diversi problemi messi in evidenza nella fase post pandemica.

Come ha sostenuto l’assessore Palese tutti noi siamo impegnati a difendere la Sanità pubblica che oggi si trova a dover fare i conti con la carenza di risorse e di medici. Nel suo intervento l’assessore ha sottolineato l’importanza degli ospedali di comunità tra cui uno che sorgerà presso il PTA di Trani. Il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, ha evidenziato nel suo saluto come sia necessario che il PTA di Trani venga tutelato per il bene di tutta la comunità, non solo oggi ma soprattutto per il futuro. Il consigliere Lopalco ha messo in evidenza come il sistema sanitario così com’è strutturato non è più sostenibile. Per questo motivo lo stesso va ripensato considerando l’apporto delle nuove tecnologie. Il dirigente sanitario della Asl Bat ha poi offerto un valido contributo al dibattito, evidenziando le complessità e problematiche quotidiane.

Dagli interventi – commenta Ciliento – è emersa la complessità del servizio sanitario che va contestualizzato nel periodo che stiamo vivendo. Considerando il numero dei posti letto, il territorio della Bat è carente rispetto ad altre province. Tuttavia, dobbiamo avere ben chiaro che si sta sempre più investendo in una sanità di prossimità. Perché il sistema funzioni – conclude Ciliento – è importante che si mettano al centro le persone con i propri problemi e i propri disagi. L’intero sistema deve riscoprire la propria umanità e non fermarsi ai soli numeri, l’esempio del PTA di Trani è un modello da seguire che va supportato”.